De Caprio propone di raddoppiare il fondo destinato all’Arpacal e lancia la campagna di controlli verso l’estate

Chiesto di intensificare i controlli sugli impianti di depurazione, eventuali scarichi abusivi ed i corsi d'acqua.

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    L’assessore regionale alla tutela dell’ambiente, Sergio De Caprio, propone di raddoppiare il fondo destinato all’Arpacal, da 15 milioni a 30 milioni annui, rifacendosi agli accordi nazionali secondo i quali all’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente spetterebbe l’1% delle risorse dell’ex Fondo Sanitario regionale di riferimento.

    Ricordando le varie emergenze ambientali in atto, tanto dovute all’uomo direttamente che indirettamente per le conseguenze dei fenomeni atmosferici, De Caprio reputa che l’Arpacal «effettua mediamente solo 1/3 della propria attività per le determinazioni riguardanti ad esempio rifiuti, discariche, suoli per bonifiche e depuratori, con un evidente sbilanciamento che penalizza il versante dei controlli sanitari di carattere ambientale».

    La comunicazione, pubblicata oggi sul sito regionale, è però del 5 febbraio, con richiesta inviata sia al presidente facente funzioni della Regione, Spirlì, che al commissario al piano di rientro sanitario, Longo.

    Per prevenire l’emergenza sulla depurazione e sull’inquinamento del mare, nell’imminenza della stagione balneare, l’Assessore alla Tutela dell’Ambiente De Caprio ha avviato poi un’azione di prevenzione e coordinamento per la difesa dell’ambiente marino e del turismo naturalistico ed archeologico.

    Il 9 marzo l’assessore ha così scritto ai sindaci calabresi, comandanti della capitaneria di porto, carabinieri forestali, Arpacal, associazioni ambientaliste e prefetti e IV commissione consiliare regionale, chiedendo ad ognuno per propria competenza di intensificare i controlli sugli impianti di depurazione, eventuali scarichi abusivi ed i corsi d’acqua.

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