Il Comune di Lamezia Terme invita le amministrazioni dell’hinterland ad aderire entro l’8 giugno al distretto del cibo lametino

La manifestazione d'interesse a cura del Dipartimento regionale dell'Agricoltura è in scadenza il 30 luglio

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Dopo gli incontri avvenuti nella sala Napolitano in via Perugini, il Comune di Lamezia Terme intende aderire all’iniziativa della Regione Calabria rivolta a valorizzare, sostenere e definire l’iter istruttorio per il riconoscimento dei “distretti del cibo,” individuati ai sensi dell’art.13 del dlgvo 228 del 18.05.2001 così come sostituito dalla Legge 27 dicembre 2017, n.205, comma 499, e secondo le finalità della Delibera di Giunta regionale n. 282 del 28 settembre 2020.

In tale prospettiva il Comune di Lamezia Terme vuole consolidare, con il definitivo riconoscimento formale, la realtà che la vede al centro del “distretto del cibo del lametino” non senza ancora poter aggregare quegli ulteriori ambiti territoriali che in esso si riconoscano, per spiccati tratti di omogeneità economico-produttiva, e vogliano pertanto aderire a tale sistema locale di riferimento.

In tal senso l’invito è rivolto ai Sindaci che facendo pervenire alla pec del Comune di Lamezia Terme entro l’8 giugno la propria adesione concorreranno alla “consacrazione” del distretto del lametino.

Il distretto del cibo si configura come una innovativa realtà organizzativa per la promozione dello sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale nel conteso di attività caratterizzate da prossimità territoriale e garanzia della sicurezza alimentare. Ciò nell’obiettivo più generale di agevolare la mitigazione dell’impatto ambientale delle produzioni, la riduzione dello spreco alimentare, la salvaguardia del territorio ed il paesaggio rurale, attraverso le attività agricole ed agroalimentari.

Con la manifestazione d’interesse a cura del Dipartimento regionale dell’Agricoltura in scadenza il 30 luglio l’obiettivo è quello di arrivare alla mappatura dei “distretti del cibo”, nella differenziazione tipologica prevista, che possano costruire il riferimento nella quantificazione dei fabbisogni pubblici d’investimento, nella stima degli impatti dei programmi di intervento e nel sostentamento delle imprese ivi ricomprese affinchè siano più competitive sui mercati, nazionali ed internazionali, attraverso la concentrazione dell’offerta in una logica di filiera e nel progressivo innalzamento dei livelli occupazionali.

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