Tre giorni di celebrazioni per la festa di San Benedetto

Tutte le sere, dal 9 all’11 luglio, alle 18.15 l’esposizione del Santissimo Sacramento e alle 18.30 la recita del Rosario.

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La comunità della San Benedetto vivrà tre giorni di preghiera e di festa in onore del Santo Patrono d’Europa, cui è intitolato il complesso interparrocchiale nato per essere segno di unità e comunione nella Chiesa diocesana.

Tutte le sere, dal 9 all’11 luglio, alle 18.15 l’esposizione del Santissimo Sacramento e alle 18.30 la recita del Rosario.

Venerdì 9 luglio alle ore 19 presiederà la Santa Messa il vescovo di Lamezia Terme, Giuseppe Schillaci, che benedirà la preziosa icona di San Benedetto realizzata da suor Ecclesia delle Suore Benedettine di Ostuni e arricchita dal maestro orafo Gerardo Sacco. La celebrazione, animata dalla corale diocesana “Benedetto XVI” diretta dal maestro Sara Saladino, sarà occasione per rendere grazie per i 34 anni di sacerdozio e per i 2 anni di episcopato del vescovo Giuseppe.

Sabato 10 luglio alle 19 presiederà la celebrazione monsignor Vincenzo Rimedio, in ringraziamento per i 70 anni di sacerdozio del vescovo emerito. Animerà la celebrazione il coro della San Benedetto.

Domenica 11 luglio alle 19 la celebrazione sarà presieduta dal vescovo emerito monsignor Luigi Cantafora, in ringraziamento per l’imminente data del suo cinquantaduesimo anniversario di sacerdozio.

«E’ sempre viva in noi la memoria grata della Visita Apostolica di papa Benedetto XVI alla nostra Diocesi di Lamezia Terme, della quale ricorre quest’anno il X anniversario. Quanto cammino, vissuto assieme come Chiesa che è in Lamezia Terme, invitati dal papa, in quell’occasione, ad “indossare l’abito nuziale della carità”. L’opera “segno” della storica visita è il Complesso “San Benedetto” con la sua vocazione a rendere un servizio Liturgico, Caritativo e Culturale. Non una parrocchia in più ma un Complesso edificato nel baricentro della nostra Città e al Servizio della Diocesi, della Città e della Regione Ecclesiastica. La scelta di dedicarla a “San Benedetto” esprime da una parte la nostra gratitudine verso il papa emerito Benedetto XVI, per averci confermati nella fede con la sua paterna presenza e, dall’altra, la necessità di recuperare le radici cristiane della nostra cultura e della nostra storia, alla quale ha dato un contributo notevole il monachesimo occidentale, del quale San Benedetto è padre. Quest’anno abbiamo finalmente la possibilità di vivere con gioia e gratitudine la festa in onore di San Benedetto. Il mio augurio a tutti e a ciascuno è di far nostro quanto San Benedetto ha desiderato per sé: “Soli Deo placere desiderans”. Desideriamo anche noi di piacere soltanto a Dio per rendere ragione, con la nostra vita, della Speranza che è in noi. A quanti, con profondo senso di corresponsabilità, ci hanno aiutato a realizzare la prima festa in onore di San Benedetto e a tutti coloro che hanno offerto il loro generoso e prezioso contributo, esprimo la mia riconoscenza e la mia gratitudine», dichiara il rettore del complesso interparrocchiale don Domenico Cicione Strangis

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