Ad eventi e luoghi chiusi con il green pass, Calabria fuori dalla zona bianca con più di 123 ricoverati e 18 in terapia intensiva

Stato di emergenza prorogato al 31 dicembre in consiglio dei ministri

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    «Circa i 2/3 degli italiani con più di 12 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino, oltre la metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale». Con questa premessa il premier Draghi ha introdotto la conferenza stampa con cui si sono illustrate le nuove misure legate al Covid-19, tra green pass obbligatorio dal 6 agosto per entrare in alcune attività e criteri mutati dal 1 agosto per identificare i colori delle zone di rischio delle varie regioni.

    Green pass

    Gli esiti della campagna vaccinale, che ha coperto sopra il target dell’80% ad oggi gli utenti dai 70 anni in su, hanno portato ad avere ora 1.300 persone ricoverate contro le 30.000 di 4 mesi fa, 160 in terapia intensiva rispetto alle 3.500 a fine marzo, ma non si nasconde come quanto si sta verificando in altri paesi europei con la variante Delta comporti la necessità di non abbassare la soglia di attenzione.

    LE MISURE DEL DECRETO

    E’ il ministro Speranza ad elencare quanto deciso in consiglio dei ministri.

    Si parte dallo stato di emergenza prorogato al 31 dicembre (con quindi possibilità anche per le aziende sanitarie ed ospedaliere di rinnovare fino al termine dell’anno i contratti con il personale assunto per l’emergenza pandemica).

    Si annuncia poi che per cambiare il colore di allerta delle regioni si osserverà il tasso di ospedalizzazione (la Calabria attualmente ha 818 posti in area medica e 152 in terapia intensiva, con altri 25 attivabili): in zona gialla si andrà con occupati contemporaneamente il 10% dei posti di terapia intensiva e 15% di area medica, in arancione con il 20% dei posti di terapia intensiva e 30% di area medica, in rossa il 30% dei posti di terapia intensiva e 40% di area medica.

    Il green pass (oltre 40 milioni quelli scaricati ad oggi tra ciclo vaccinale completato, guariti dal Covid nei 6 mesi precedenti, tamponi nelle 48 ore precedenti), che era già obbligatorio per entrare in Rsa o partecipare a matrimoni, si dovrà dalla prossima settimana esibire anche per:

    • consumare al tavolo al chiuso in ristoranti o locali;
    • assistere a spettacoli aperti al pubblico (sportivi e culturali);
    • entrare in musei e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, centri termali, parchi divertimenti e tematici, centri sociali, culturali e ricretativi, sale gioco;
    • partecipare a fiere, sagre, convegni e congressi, concorsi.

    I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni.  In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per 3 volte in 3 giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

    Capienza degli spettacoli culturali

    In zona bianca la capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 25% al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso.

    In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto di linee guida adottate.

    Capienza per gli eventi sportivi

    In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 25% al chiuso.

    In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico

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