Nuovi passi in avanti per il parco della Pedichiusa, numerosi gli interventi da riprendere o avviare attorno foto

Non sono pochi i casi in cui l'amministrazione comunale nelle ultime amministrazioni ha creato e poi non saputo gestire quanto creato:

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La realizzazione del Parco della Pedichiusa è iniziata sotto l’amministrazione Speranza, ma più di un lustro dopo si è ancora con il cantiere aperto. Ultimi interventi sono stati quelli che stanno delineando l’aspetto dell’illuminazione dell’area poco distante dalla scuola elementare “Don Milani”, mentre la parte superiore alla fontana storica è ancora un cantiere aperto che dovrebbe poi nella riqualificazione, divenire un’altra area dedicata alla socializzazione all’aria aperta.

Passa anche da un subappalto il cantiere ancora in essere dei lavori di realizzazione parco della Piedichiusa

Entro fine anno, probabilmente, almeno l’area collegata dal ponte fatto costruire tra le due sponde dovrebbe essere completata (ad oggi ci sono già ringhiere, alcune piante, l’illuminazione funzionante), ma in parallelo sarebbe necessario da subito cercare una forma di vigilanza e manutenzione.

mulino pedichiusa

Non andando troppo lontano, infatti, non sono pochi i casi in cui l’amministrazione comunale nelle ultime amministrazioni ha creato e poi non saputo gestire quanto creato:

  • villetta via torre (172.404,44 euro previsti nel 2021 per “intervento di ripristino della piazzetta sita in Via Torre – previsto il rifacimento del muro crollato, di parte della pavimentazione e l’efficientamento della condotta delle acque meteoriche proveniente da monte);
  • ponte vico Conciapelle (non più sicuro né illuminato);
  • palazzo Blasco e Panariti (senza gestione, destinazione di uso o agibilità, nel Dup tra gli obiettivi indicati c’è il recupero funzionale ed il riuso di “Palazzo Panariti onde consentire la realizzazione di laboratori e spazi di lavoro open office gratuiti” e di “Palazzo Blasco per la realizzazione di laboratori musicali e spazi per lo studio legato a rappresentazione artistica”);
  • ex palestra via Belvedere (con nuovi giochi da installare e le macerie di una casa crollata da far rimuovere);
  • contratto di quartiere via Garibaldi (nel Dup viene espressamente specificato che “ultimati i lavori di riqualificazione del Comparto Storico tra Via Garibaldi e il Torrente Canne, occorre con celerità procedere all’utilizzo delle unità immobiliari, abitative, commerciali e ludiche, di proprietà del Comune che sono ivi insistenti. Deve, quindi, procedersi alla redazione dei necessari bandi onde consentire un ulteriore apporto alla rivitalizzazione del centro storico anche per il tramite della ludoteca”);
  • ex Teatro Russo (riqualificato con fondi legati all’accoglienza di stranieri, assegnazione ed uso non pervenuti con intenzioni ferme a quanto previsto in “Agenda Urbana”);
  • Castello Normanno (chiuso al pubblico, anche se non mancano gli ingressi abusivi immortalati sui social).

Per quanto riguarda la manutenzione del verde il dup fa espressamente affidamento ai privati: «all’uopo, deve ancora essere favorita, per come già avvenuto nella scorsa amministrazione, la partecipazione attiva di cittadini ed associazioni che potranno farsi carico, godendo queste ultime anche della relativa sponsorizzazione, di specifiche aree verdi quale forma partecipata di cura del bene comune. Si potranno, poi, applicare tecniche di gestione sostenibile del verde urbano, di tutela della biodiversità e di contrasto degli effetti dei cambiamenti climatici su scala locale che coinvolgano le associazioni, i cittadini ed il volontariato. Pur con le grandi limitazioni di organico e di risorse, necessita nel settore verde la creazione di un ufficio agricoltura ove vi sia la presenza della figura di un agronomo che possa assicurare più competenza e quindi meno sprechi».

San Teodoro

Ottenuti circa 98 milioni di finanziamenti ministeriali, c’è da fare i conti con la pessima tradizionale comunale di non rispettare tempi e modi sulle opere pubbliche. Nel progetto “Lamezia Spazio Generazione 2021” una delle 4 schede divise per macro aree riguarda proprio il centro storico di Nicastro:

  • ricezione turistica (recupero e valorizzazione edilizia privata urbana a scopo accoglienza turistica) per un importo complessivo pari a euro 4.421.317,28;
  • alloggi fasce sociali deboli (recupero e valorizzazione edilizia privata urbana a scopo sociale – alloggi per fasce deboli) per un importo complessivo pari a euro 5.739.814,82;
  • alloggi parcheggio (recupero e valorizzazione edilizia privata urbana a scopo sociale – alloggi parcheggio) per un importo complessivo pari a euro 2.805.734,57;
  • verde naturale e attrezzato (riqualificazione di aree pubbliche private a scopo sociale attraverso la realizzazione di un parco urbano attrezzato) per un importo complessivo pari a euro 14.550.939,44;
  • viabilità interna a rione (riqualificazione della viabilità urbana al fine di favorire la mobilità e l’accessibilità (parcheggi, info-trasporto, etc.) per un importo complessivo pari a euro 4.290.386,67;
  • strada esterna e parcheggi (realizzazione di strada esterna ai rioni di San Teodoro e Timpone al fine di facilitarne la fruibilità e consentirne l’accesso anche ai mezzi di soccorso ad oggi impedito) per un importo complessivo pari a euro 3.081.635,11;
  • scale mobili (realizzazione di scale mobili per una mobilità sostenibile e superamento delle barriere architettoniche) per un importo complessivo pari a euro 4.216.662,22;
  • energia microidraulica (intervento di riqualificazione urbana e ambientale con produzione di energia idroelettrica attraverso la ristrutturazione dei mulini posti lungo i torrenti) per un importo complessivo pari a euro 3.168.154,08

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