La terna commissariale pronta a salutare via Perugini tra finanziamenti ottenuti e consuntivo in peggioramento

Il resoconto economico 2020 peggiore delle previsioni, da rivedere fabbisogno del personale e piano riequilibrio

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Bilancio di fine mandato da parte della terna commissariale che dai 2 mesi iniziali di mandato traghettatore post sentenza del Tar, in via Perugini è rimasta invece 10 mesi tra ricorsi e conseguenze del Covid.

L’incontro con la stampa arriva però per la prima ed unica volta proprio a fine mandato, ed accanto al prefetto Priolo siedono anche la segretaria generale, le due dirigenti titolari ed i due arrivati in sovranumero a scavallo che andranno via con il rientro dell’amministrazione comunale eletta, «la squadra che ci ha affiancato in questo periodo» spiega il prefetto, elogiandone il lavoro «specie in un contesto di grave carenza di personale, dovendo occuparsi anche di settori in cui non si aveva la qualifica professionale per potersi districare al meglio».

Rispetto alla terna precedente, che per 2 anni raramente è stata presente in formato completo o aperta al confronto con la città, l’attuale ha avuto però diverso atteggiamento, e lo stesso Priolo rimarca come «la presenza quotidiana doveva essere costante», portando a testimonianza 190 delibere di consiglio e 245 di giunta, tra cui 165 debiti fuori bilancio riconosciuti, «perché l’approccio era quello di doversi assumere tutte le responsabilità di chi è chiamato ad amministrare il Comune».

Priolo pone l’accento anche su 12 atti regolamentari «nell’ottica di facilitare la gestione dell’ente, eliminando problemi di interpretazioni e discrezionalità», non nascondendo come «la pandemia ha aggravato i gravi problemi di personale, aggiungendo anche nuove incombenze come i tamponi in auto nel parcheggio dell’ospedale ed il punto vaccinale in via De Filippis, potendo aprire un immobile costruito con fondi vincolati per l’integrazione e che non era ancora aperto anche per il cambiamento della politica nazionale sul tema».

Anche Priolo non lesina di elogiare le caratteristiche orografiche lametine, valutando che «se il progetto iniziale di Lamezia Terme non si è realizzato la responsabilità è prima interna alla città che esterna. Parliamo di uno centri più importanti della Calabria in potenza».

UNA SITUAZIONE ECONOMICA FRAGILE

Ad assistere al resoconto anche la terna del collegio dei revisori dei conti, che negli ultimi tempi ha dato parere favorevole al bilancio di previsione 2021 e quello consuntivo 2020 certificando positività e negatività nuove e passate. «Il piano di riequilibrio necessita di essere rivisto, al netto di tutto il bilancio generale che paga i mancati incassi» avverte Priolo, annunciando l’atto di esternalizzare il servizio di riscossione «perché senza i pagamenti non ci sono le risorse per rendere i servizi efficienti».

Priolo fa così un parallelo: «sul tema dei rifiuti Lamezia è in una situazione nettamente migliore di altre realtà come Reggio Calabria, ma lo è al netto di tutte le difficoltà», facendo riferimento anche al fatto che più della metà dei residui attivi deriva da Tari non riscossa.

La situazione economica secondo Priolo non comprometterà però la strada già intrapresa per quanto riguarda il piano del fabbisogno, con la richiesta di nuove assunzioni da dover essere verificata dalla commissione ministeriale, ricordando come «per 6 mesi 4 dipendenti di categoria D potranno avere qualifica dirigenziale per coprire i ruoli vacanti nei settori tecnici».

Si elencano i finanziamenti arrivati negli ultimi 10 mesi, quelli non persi per il Maggiore Perri ed altri casi, con il palazzetto dello sport di via del Progresso che dovrebbe vedere il bando di affidamento nei prossimi giorni.

Altri annunci son quelli della sottoscrizione del patto per la qualità dell’abitare, fiducia per i finanziamenti per completare lo scheletro accanto gli uffici comunali e la nuova piazza con viabilità davanti alla concattedrale (nello stesso finanziamento anche un parcheggio sotterraneo e lavori al Palasparti), ed altri ambiti «in cui professionisti lametini si sono messi a disposizione della città, non dell’amministrazione».

PARTECIPATE ED ANNUNCI NUOVI O PASSATI

Sulla Lamezia Multiservizi si precisa che «il concordato preventivo è un punto di partenza assodato, che non si può prendere a pretesto o non condividere», non nascondendo così una critica alle letture del precedente consiglio dei revisori dei conti che aveva espresso pareri negativi sui bilanci dell’amministrazione Mascaro.

Altre note di interesse son quelle enunciate per Lameziaeuropa, «che ora potrà usufruire del centro servizi con relativi obblighi contrattuali», sostenendo che «si dovrà vigilare su un progetto ambizioso come quello del porto turistico e waterfront, non semplice e che dovrà chiamare in causa più enti ed istituzioni».

Ulteriore impegno è che «con la Regione e Ferrovie si è già concordato anche di prendere in carico il progetto del collegamento stazione ed aeroporto su linea ferrata con nuova fermata nell’aerostazione», anticipando per Sacal che «il Comune non ha potuto fare più di confermare le proprie quote, poi ci sarà una fase in cui anche altri soci potranno acquisire quote».

Si chiude sul campo Rom: «può essere la volta buona che tutte le autorità possano avviare una reale azione destinata a Scordovillo, ma dopo gli impegni c’è tutta una fase organizzativa e di interventi che non saranno conclusi dall’oggi al domani». Che è pure vero, ma il finanziamento da 500.000 euro arrivato a Lamezia Terme ha come fase di termine il 31 dicembre.

Proprio lo sgombero del campo rom secondo Priolo «partirà con un’ulteriore ricognizione da parte della polizia locale della popolazione residenziale, l’installazione di un nuovo impianto di videosorveglianza, poi ognuno dovrà fare una propria parte perché le famiglie dovranno trovare alloggio altrove».

DA VIA PERUGINI

«Ci sono criticità note, ma anche sacche di cattiva gestione ed inefficienze», spiega Priolo in merito ai rapporti con i sindacati che lamentano sia l’organizzazione interna che la mancata liquidazione del salario accessorio. Su tale tema il prefetto ricorda che «a Lamezia, come altrove, si era sovrastimato il totale dei fondi da dover corrispondere, ora che si è trovata la giusta quantificazione si procederà con gli anni non liquidati in precedenza. Abbiamo approvato il nuovo piano delle perfomance, ed avviato quanto previsto da quello della trasparenza ed anticorruzione».

Anche sul tema delle licenze del settore urbanistica Priolo parla di rapporti nuovi: «il 60% dell’esistente è stato valutato, abbiamo poi intrapreso nuovi rapporti con gli organi professionali e Regione per avere un quadro più uniforme».

Il nodo personale rimane però quello principale per non disperdere i finanziamenti avuti o non spenderli al meglio, ed il consuntivo 2020 oltre che sul consolidato 2020 da approvare entro fine novembre andrà a rimodulare anche il fabbisogno da presentare alla commissione ministeriale.

Altro aspetto in sofferenza è quello della polizia locale, con solo 33 operatori di cui 19 in strada, senza un dirigente e comandante in pianta stabile, ma l’attuale dirigente Marino che saluterà via Perugini insieme ai commissari valuta che nel 2021 si potrebbe registrare qualche nuova assunzione senza gravare sul bilancio.

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