Servizio tributi esternalizzato per 5 anni con compenso ipotizzato in 3 milioni totali da parte del Comune

Il bando da pubblicare avrebbe offerte al ribasso sul compenso, pari al 7% sugli importi effettivamente incassati

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Come già annunciato questa mattina nella conferenza stampa convocata dalla terna commissariale, il Comune di Lamezia Terme ha deciso di esternalizzare il servizio di riscossione tributi, auspicando che tale scelta riesca a far recuperare il dato di inevaso con conseguenze sui bilanci comunali.

Il servizio di riscossione ordinaria delle entrate comunali in via Perugini è attualmente diviso tra la forma diretta degli uffici, che riguarda la riscossione ordinaria delle entrate tributarie, le connesse attività di accertamento, e la riscossione volontaria delle entrate extra tributarie, mentre la riscossione coattiva di tutte le entrate dell’Ente, sia tributarie che extra tributarie, è stata affidata ad Agenzia entrate riscossione.

Secondo la relazione della dirigente Nadia Aiello «la riscossione per il tramite di concessionario presenta elevati livelli di criticità, che producono inevitabili impatti negativi sulla situazione contabile dell’Ente. A ciò aggiungasi che gli attuali assetti organizzativi, fortemente condizionati dalla ridotta disponibilità di personale in organico, non favoriscono l’ampliamento della base imponibile costituita dall’emersione di nuove fattispecie imponibili e, conseguentemente, di nuove entrate da accertamento».

L’attuale dotazione organica dell’ufficio comunale per la gestione di tutte le entrate tributarie conta infatti 6 esecutori amministrativi full-time (cat. B), 1 esecutore amministrativo part.time (cat. B), 1 istruttore amministrativo full-time (cat. C) e 1 istruttore direttivo part-time (cat. D), i quali dal 1 gennaio al 15 maggio hanno gestito 12.029 protocolli in entrata (di cui 1.183 da fatturazione).

Il bando ipotizzato per il servizio sarebbe così di durata quinquennale, con offerte al ribasso sul compenso pari al 7% sugli importi effettivamente incassati, da calcolarsi esclusivamente sulle somme incassate a titolo di entrata (tributo o canone) e con espressa esclusione delle somme incassate a titolo di sanzione o interesse.

Si stima così che se l’importo medio delle somme accertate nel quinquennio 2017-2021 è stato di 48.000.000 euro, quello dei costi di gestione da parte del Concessionario nel quinquennio sarebbe intorno ai 3.000.000 di euro (pari al 6,25% dell’importo medio delle somme accertate nel quinquennio).

Costituiscono oggetto del servizio da gestire in concessione:

  • gestione, liquidazione, accertamento, riscossione spontanea e coattiva dei Tributi minori (Imposta comunale sulla pubblicità, diritti sulle pubbliche affissioni) e Canoni (occupazione suolo pubblico, esposizione pubblicitaria, mercatale);
  • liquidazione, accertamento e riscossione coattiva del Tributo sui rifiuti (TARI);
  • liquidazione, accertamento e riscossione coattiva dei tributi IUC e TASI;
  • liquidazione, accertamento e riscossione coattiva delle altre entrate comunali

Il concessionario dovrà attrezzare a propria cura e spese le sedi per la gestione delle attività di sportello, di consulenza e supporto ai contribuenti, garantendone l’apertura al pubblico per almeno 30 ore settimanali (ripartite tra mattino e pomeriggio), provvedendo a propria cura ed oneri a tutto il materiale necessario ed a tutte le attrezzature occorrenti per la completa e perfetta esecuzione del servizio. Almeno uno sportello dovrà essere all’interno del palazzo comunale di via Perugini.

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