Bloccate per un anno le mobilità e comandi in uscita da via Perugini, per 6 mesi le richieste di part time

Data la carenza di personale in atto, la giunta Mascaro cerca di dare un freno ad eventuali nuove uscite sfruttando i poteri attualmente limitati a propria disposizione.

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Data la carenza di personale in atto in via Perugini, la giunta Mascaro cerca di dare un freno ad eventuali nuove uscite sfruttando i poteri attualmente limitati a propria disposizione.

Si è deliberato oggi di «sospendere per un anno e, comunque fino al superamento delle attuali situazioni di carenza di personale, il rilascio di nulla osta per utilizzo temporaneo e/o trasferimento di dipendenti (comparto e dirigenza) presso altri Enti, nonché per 6 mesi la trasformazione di rapporti di lavoro da tempo pieno a tempo parziale».

Si sfrutta il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”, che all’art. 3, comma 7, stabilisce che «per gli Enti locali con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra 101 e 250, range nel quale si colloca questo Ente, il nulla-osta è necessario se la mobilità determina una carenza di organico superiore al 5% nella qualifica corrispondente a quella del richiedente».

Le motivazioni della delibera certificano così uno status quo consolidato: «la dotazione organica di questo Ente, a causa dei numerosi pensionamenti degli ultimi anni tra cui la “quota cento” e dell’iter, ad oggi non concluso, di autorizzazione ministeriale della programmazione del fabbisogno di personale per nuove assunzioni, si trova in condizione deficitaria in misura superiore alle previsioni della normativa sopra richiamata; la condizione di grave carenza di risorse umane – riscontrabile in tutti i Settori/UOA – determina concrete difficoltà ad assicurare la funzionale ed adeguata organizzazione degli uffici e dei servizi per l’efficiente erogazione dei servizi, interni ed esterni; tutti i Settori/UOA dell’Ente – per la vastità e complessità delle attività da svolgere e per i numerosi adempimenti di natura specialistica – risentono in maniera significativa di tale carenza, comportando notevoli difficoltà nella gestione ordinaria dei servizi e per il raggiungimento degli obiettivi di legittimità, efficienza ed efficacia a tutela dell’interesse pubblico dell’azione amministrativa».

Fino a tempi migliori, ad oggi non si sa quanto lontani rispetto ai 12 o 6 mesi citati, i dipendenti comunali lametini non potranno aspirare a riduzioni di orario o cambi di sede.

Nel frattempo l’Ente ha provveduto a predisporre i progetti formativi per i tirocinanti che hanno fornito la disponibilità (56 sui 60 iniziali soggetti ex precedentemente inseriti nel bacino dei percettori di mobilità in deroga) a proseguire per il secondo anno la propria attività in via Per0gini, inviando gli stessi al soggetto promotore CPI di competenza per la verifica preliminare di coerenza e successiva validazione. Tutti i progetti, però, dovranno partire antro fine novembre.

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