Termini da riaprire con diversi criteri per l’affidamento degli incarichi legali a 3 avvocati esterni al Comune

Sono scaduti il 3 ottobre i termini per la selezione pubblica indetta secondo i criteri dati dalla terna commissariale, ad oggi senza un esito pubblicato.

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Scaduti il 3 ottobre i termini per la selezione pubblica indetta secondo i criteri dati dalla terna commissariale, oggi la giunta Mascaro rivede in parte la procedura per l’affidamento degli incarichi legali a 3 avvocati esterni al Comune, ad oggi senza un esito pubblicato.

Indetta la selezione di 3 avvocati esterni al Comune per rappresentanza legale biennale

Si ritiene opportuno «dare indirizzo per la riapertura dei termini della selezione pubblica per consentire la massima partecipazione, previa adozione dei conseguenti atti, rimodulando a tal fine anche i requisiti professionali richiesti, e comunque secondo criteri di valutazione per il perseguimento delle finalità sopra evidenziate».

Inoltre si delibera di prevedere che «la graduatoria formata a seguito della selezione costituisca elenco di professionisti per l’affidamento di eventuali incarichi previa verifica delle disponibilità’ delle risorse economiche previste nei documenti contabili».

Avviso pubblico con criteri “sartoriali”, l’ordine degli avvocati lametini chiede l’annullamento al Comune

Il mese scorso contro la procedura si era schierato l’ordine degli avvocati lametini, contestando «l’aver previsto, al punto 4.4, l’attribuzione di consistente punteggio con riferimento a numero significativamente elevato di incarichi patrocinati, nel triennio precedente, dinanzi alla magistratura ordinaria, amministrativa e contabile, senza contestuale e doverosa previsione di esclusione degli incarichi già patrocinati nell’interesse dell’ente comunale», reputando che tale criterio «rischia di apparire quale scelta “sartoriale” che conduce, di fatto, all’ennesima conferma dell’affidamento dei servizi legali ai tre valenti professionisti che risultano oramai incaricati in modo stabile e continuativo da parecchi anni, con conseguente lesione dei principi di trasparenza, imparzialità e concorrenza».

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