Con la quarta perizia di variante arriva l’assestamento finale per il parco della Pedichiusa fotogallery

Il problema successivo sarà la manutenzione del verde ed il controllo del decoro urbano, con tanti esempi anche nelle vicinanze di buoni propositi poi finiti male

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Con la quarta perizia di variante arriva l’assestamento finale per il parco della Pedichiusa, una delle opere pubbliche transitate durante le ultime amministrazioni comunali, e come tutte quelle lametine non concluse nei tempi previsti.

Delle due parti della riqualificazione che ha coinvolto un’area verde nel centro storico di Nicastro, più avanzata è quella attigua l’istituto comprensivo Don Milani, mentre ancora è con i lavori in corso la parte relativa all’ex mulino, con entrambe le porzioni che dovranno poi essere aree pubbliche di ritrovo. Il problema successivo sarà la manutenzione del verde ed il controllo del decoro urbano, con tanti esempi anche nelle vicinanze di buoni propositi poi finiti male (ex palestra in via Belvedere, piazzetta in vico Torre, ponte in vico Conciapelle, etc).

Un’opera pubblica da 2.374.051,21 euro che ha una storia travagliata, come molti altri in via Perugini, testimoniata nei vari passaggi della determina approvata ieri: con determinazione Dirigenziale settore manutenzione del territorio e del patrimonio n. 127 del 29/07/2013 era stato aggiudicato definitivamente all’impresa Baglione Piante s.r.l., l’appalto dei lavori di realizzazione parco della Piedichiusa per il prezzo di 1.719.223,80 euro, comprensivo degli oneri di sicurezza per 24.636,07 ed al netto del ribasso offerto del 2,00 %; il 29/04/2015 sono stati consegnati definitivamente i lavori; successivamente alla consegna dei lavori sono state redatte 3 perizie di variante approvate rispettivamente la prima con Determinazione del Dirigente R.S. n. 85 del 06/12/2016 e R.G. n. 1416 pari data, la seconda Determinazione del Dirigente R.S. n. 62 del 26/07/2017 e R.G. n. 1114 pari data e la terza RS 23 del 24/06/20219 RG 616 del 25/06/2019. Perizie resesi necessarie a seguito dei primi movimenti terra e dopo una serie di appositi rilievi suppletivi, in cui è emersa la necessità di modificazioni al progetto, consistenti, sinteticamente, in: modifiche di muri in cemento armato con gabbionate, spostamento ubicazione di muri ed altre minori opere; la quarta perizia, redatta dall’architetto Antonio Carnovale, subentrato al Direttore Lavori all’architetto Gianfranco Molinaro, con determina RS 139 del 14/12/2020 RG n. 1193 del 23/12/2020, riguarda più interventi, volti a risolvere aspetti di dettaglio e miglioramento dell’opera (art. 132 comma 3 D.Lgs 163/2006 – norma di riferimento per l’appalto in oggetto). Il più significativo riguarda quello centrato sugli aspetti di recupero del mulino inteso quale bene tutelato ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. n. 42/2004, per il quale la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la province di Catanzaro e Crotone, il 29 luglio 2021 ha rilasciato autorizzazione alla realizzazione dei lavori, in risposta alla nota acquisita al protocollo n. 2535 del 28/05/2021.

Ad inizio novembre lavori a buon punto ma ancora in corso sulla parte dell’ex mulino, sostanzialmente completati sul versante opposto.

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