Parere favorevole dei revisori dei conti al ripiano del disavanzo di amministrazione, ma in 3 e non 15 anni

Un emendamento dell'Anci sul previsionale 2022/2024 potrebbe riportare già tra qualche mese la dilazione su tre lustri

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Con il rumore di fondo nei corridoi dei diversi confronti tra consiglieri in vista delle elezioni provinciali, alla vigilia del consiglio comunale convocata la seconda commissione per aggiornare il dibattito alla luce del parere dei revisori dei conti arrivato nel fine settimana sulle manovre correttive rese necessarie al previsionale 2021.

L’assessore al bilancio, Sandro Zaffina, riepiloga il percorso che si è dovuto intraprendere a livello normativo sul fondo dei crediti di dubbia esigibilità cambiato dopo il 2019, che se a livello nazionale è stato intrapreso per affrontare i mancati incassi nel 2020 causa pandemia, per il Comune di Lamezia Terme si sta rifacendo all’anno 2019, sotto quindi la gestione commissariale.

Deliberato ieri in giunta l’assestamento generale del bilancio 2021-2023, entro fine mese il passaggio in consiglio comunale

Di commissari in commissari, la gestione ora è tornata all’amministrazione eletta, con revival anche dei primi problemi gestionali con i revisori dei conti: il collegio che aveva approvato gli ultimi strumenti economici della terna commissariale, esprime perplessità sull’atto deliberato il 23 novembre in merito al periodo di riferimento della copertura del disavanzo di amministrazione, che da 15 anni ora dovrebbe essere previsto in 3 (ma un emendamento dell’Anci sul previsionale 2022/2024 potrebbe riportare già tra qualche mese la dilazione su tre lustri), con ieri parere favorevole con la nuova formulazione (rata 2021 immutata, aumentano quella 2022 e carico maggiore sul 2023) dopo interlocuzione con le parti.

A margine della discussione si è riaffacciata anche un’altra pratica “sospesa” come gli indirizzi deliberati dalla terna commissariale sull’affidare all’esterno di via Perugini tutto il servizio dei tributi locali, possibilità che non troverebbe però il parere favorevole dell’attuale giunta Mascaro.

Servizio tributi esternalizzato per 5 anni con compenso ipotizzato in 3 milioni totali da parte del Comune

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