Per sbloccare il motore immobile della burocrazia comunale al vaglio nuove regole sugli aspetti urbanistici

Relazione in quinta commissione da parte dell'assessore Francesco Stella in merito a ciò che gravita attorno agli sportelli Suap e Sue

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Relazione in quinta commissione da parte dell’assessore Francesco Stella in merito a ciò che gravita attorno agli sportelli Suap e Sue, quindi relativi ad attività produttive ed edilizia, in affanno per l’assenza di personale tecnico in forza a via Perugini (gli scavalli da altre amministrazioni pubbliche non sono stati sufficienti numericamente a poter dare slancio, né gli arrivi a tempo determinato dopo le selezioni nazionali).

Nodi del contendere il numero di pratiche completate nella parte documentale ma ancora non autorizzate da parte degli uffici, ma anche lo stato dell’arte tecnico e procedurale del Psc e dell’aggiornamento necessario al piano spiaggia.

La situazione si è fatta più complessa con la mole di pratiche arrivate in seguito al bonus 110, con richieste fermatesi per mancati assensi da parte degli uffici e giudizi diversi anche sullo stesso stabile.

Alla raffica di domande e proposte dei consiglieri comunali l’assessore Stella si trova a dover fare dei distinguo: «non possiamo ragionare in termini di condono edilizio per le pratiche giudicate in parte o totalmente non conformi. Nei prossimi giorni qualcosa si dovrebbe muovere per quanto riguarda i casi procedibili, mentre sulle nuove concessioni si dovrà lavorare sia come giunta che come consiglio comunale per deliberare delle regolamentazioni più snelle che rispettino quelle di settore ma facilitino il lavoro degli uffici nel poter valutare i singoli casi».

Nell’ambito più pratico il componente della giunta avanza così di mutare quello che in altri ambiti è l’autocertificazione per quanto riguarda anche il settore tecnico, con i professionisti incaricati chiamati a presentare anche le fasi di controllo di conformità per poter snellire il lavoro burocratico interno agli uffici: si arriverebbe così a presentare insieme alla Scia (segnalazione certificazione inizio attività) anche la dichiarazione di conformità ai vari aspetti, con controlli a campione bimestrali sulle pratiche (oltre a quelli già previsti in casi di contenzioso o verifiche richieste). Bisognerebbe in ogni caso trovare la forma che sia ammessa e che trovi anche il favore degli ordini professionali.

L’assessore sottolinea poi come «dentro ogni pratica non c’è solo l’aspetto tecnico ed economico, ma anche in molti casi un aspetto umano relativo a chi ha presentato il progetto. Per tali ragioni credo che, sempre nei limiti delle normative sovracomunali, si debba cercare di avere indicazioni e regolamenti che siano al massimo specifici e chiari».

Sul Psc si specifica che «dobbiamo interloquire con la Regione Calabria per chiarire quale sia il nostro quadro di riferimento, essendo il piano in stato avanzato ma partito diversi anni fa. Il piano strutturale delinea poi alcuni ambiti, ma va integrato con altri come possono essere quello del verde e della spiaggia», accettando l’invito di tornare in commissione per un confronto più specifico sul Psc che dovrebbe riprendere dall’analisi delle osservazioni.

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