Entro domani da affidare sul Mepa la messa in sicurezza di due aree del territorio, per agosto da finire le piste ciclabili

Scadenze fissate dai decreti ministeriali per non perdere i fondi ottenuti

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Per rispettare la scadenza del 23 dicembre, pena la perdita dei finanziamenti ministeriali già ottenuti decurtati per l’assenza di un piano urbanistico attuativo (PUA) e un piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), il Comune di Lamezia Terme opta per la procedura negoziata consultando almeno 5 operatori economici sul Mepa per due lavori di messa in sicurezza del territorio da affidare tramite il criterio del prezzo più basso.

Progettazione tecnica esterna al Comune per affidare entro fine anno due appalti di contrasto al dissesto idrogeologico

Lunedì e ieri sono stati approvati il progetto definitivo – esecutivo denominato “messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico area bosco Sant’Antonio” per l’importo complessivo di 608.000 euro, e quello della “messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico delle aree collinari al contorno della Città di Lamezia Terme, gravate da fenomeni di dissesto con frana (contrade: San Minà – Cubiti – Caronte/Acquafredda)” da 665.000 euro.

Per questo secondo intervento si specifica che «è stata acquisita la disponibilità dei proprietari alla cessione volontaria e gratuita delle aree di proprietà privata interessate dall’intervento di cui in oggetto per le quali, ai fini dell’acquisizione al patrimonio comunale dell’Ente, è stata predisposta la proposta di deliberazione al Consiglio Comunale n.2029 del 21/12/2021, cosi da definirla alla prima seduta utile e comunque prima della consegna dei lavori».

Entro il 12 agosto dovrebbe invece essere concluso il progetto di collegamento intermodale e sviluppo della rete di piste ciclabili nelle aree urbane, per un importo complessivo di 250.000 euro, approvato in giunta il 10 marzo 2020 ed ammesso l’anno dopo nei fondi ministeriali.

Solo il 6 ottobre 2021, con Determina Dirigenziale Settore Tecnico RG 1038, veniva affidato l’incarico di progettazione all’architetto Luigi Muraca, divenuto efficace 2 mesi dopo per via della verifica dei requisiti, per un importo di 16.040,87 euro.

In circa 7 mesi ora si dovrebbe procedere all’affidamento dei lavori e l’esecuzione degli stessi, che per via Perugini è un limite temporale difficile da rispettare date le premesse, così come pubblicare gli allegati tecnici annunciati negli atti amministrativi ma poi non presenti sull’albo pretorio.

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