Approvata dalla giunta Mascaro il 31 dicembre la rimodulazione della macrostruttura comunale

Rispetto alla precedente del 2019 prevista la trasformazione dell’Uoa avvocatura in settore, e la creazione di due nuove unità organizzative autonome, servizi al cittadino e transizione digitale

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Approvata dalla giunta Mascaro il 31 dicembre la rimodulazione della macrostruttura comunale, «finalizzata al conseguimento di una maggiore funzionalità dei servizi interessati rispetto ai compiti ed ai programmi di attività, nell’ottica del perseguimento dei principi di efficienza, efficacia, economicità, equità ed etica amministrativa secondo le previsioni contenute nell’attuale regolamento di funzionamento degli uffici e dei servizi».

Le modifiche illustrate nella relazione allegata all’atto amministrativo consistono nella revisione dell’assetto strutturale dei settori, che rimangono 7, e nell’inserimento di 2 nuove Unita Organizzative, che diventano 3 al posto delle 4 precedentemente esistenti e ritenute «di importanza di migliore rispondenza alle esigenze di realizzazione degli obiettivi dell’Ente».

Rispetto alla macrostruttura approvata il 29 aprile 2019 è prevista «la trasformazione dell’Uoa avvocatura in settore, e la creazione di due nuove unità organizzative autonome, ovvero Uoa servizi al cittadino, ove sono confluiti i servizi di stato civile, anagrafe, statistica, elettorale e leva, e l’Uoa transizione digitale ove sono confluiti i servizi informativi, la gestione del portale, l’archivio ed il protocollo»

In totale quindi le 3 unità organizzative saranno:

  • Segreteria generale
  • Servizi al cittadino
  • Transizione digitale

I 7 settori riguarderanno:

  • Economico-finanziario
  • Governo del territorio
  • Tecnico
  • Servizi alla Persona
  • Vigilanza, sicurezza urbana
  • Gestione e valorizzazione del patrimonio e del territorio comunale
  • Avvocatura

I dirigenti di settore provvederanno alla redistribuzione dal 1 febbraio del personale tenendo conto «delle necessita degli uffici di front-office con il pubblico che costituiscono il primo impatto della immagine dell’Amministrazione per quanto afferisce la tempestività, e la necessità che non si verifichino interruzioni nella soluzione di continuità».

Anche alla luce della carenza di personale e delle difficoltà di poterne assumere di nuovo in tempi celeri, l’obiettivo perseguito è quello di «costruire un modello organizzativo che sia funzionale e finalizzato al perseguimento delle politiche espresse dall’amministrazione e che sia, al contempo, fortemente orientato ad ampliare la visione di insieme, scoraggiando la logica di “Settore”, che porta ad agire a compartimenti stagni e può dare all’esterno l’immagine di un Ente frammentato e poco efficiente».

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