Per le strutture sportive lametine adeguamento delle tariffe d’uso in funzione dei nuovi bandi di gestione

Confronto in quarta commissione sull'atto che dovrà licenziare la giunta. Ragguagli anche sul Museo della Memoria

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In funzione del nuovo bando per la gestione degli impianti sportivi comunali attualmente aperti che dovrà essere deliberato in giunta, in discussione questa mattina in quarta commissione il tema delle nuove tariffe di uso, con adeguamenti al rialzo da approvare rispetto a quelle vigenti da diversi anni.

A dare delucidazioni il dirigente Antonio Califano e l’assessore Luisa Vaccaro, ripartendo dal confronto che si era avuto in commissione già nel 2019. Nei costi di gestione previsti si citano i 72.000 euro per il Guido D’Ippolito e 60.000 per il Palasparti come casi più alti, con confronto e divergenze tra i consiglieri invece sul numero e modalità delle giornate che nel bando il Comune avrà a propria disposizione per l’uso o concessione gratuita dei singoli impianti.

Piccioni suggerisce di rivedere l’idea di inserire il “D’Ippolito” all’interno del bando, optando invece per un affidamento diretto a chi si troverà nel maggiore campionato, anche se l’attuale situazione lametina vede la stessa società e sue collegate a gestire i 3 principali stadi fino a giugno, come testimoniano i loghi illuminati esistenti.

Pegna invece palesa le necessità del settore dello spettacolo, nell’ambito tanto tecnico che di opportunità sull’uso sia dell’impianto al chiuso come il Palasparti che gli stadi per quanto riguarda l’attività all’aperto, sollecitando l’eliminazione della parte relativa al pagamento del 5% su quanto incassato con gli eventi oltre alle altre voci inserite tra i costi da corrispondere.

Dagli aumenti delle tariffe dovrebbero essere escluse invece le attività di base o di sport con disabili, ma anche in questo caso per chi pagherà di meno ci dovrà essere chi coprirà la relativa parte di costo non garantita, e su questo campo cruciale sarà il riuscire ad avere al più presto contezza dei tempi di apertura di tutti gli impianti sportivi al chiuso e all’aperto, oltre che di un nuovo bando per gli impianti minori di quartiere.

Stesso settore ma campo diverso quello del nuovo palasport di via del Progresso, che sarà oggetto prossimamente di un sopralluogo della quarta commissione per verificare il completamento dei lavori e quelli ancora necessari per cui si chiederà un finanziamento alla Regione (con un occhio anche alla Provincia, proprietaria dell’attiguo stadio Carlei, che ha già avuto un finanziamento per rendere nuovamente agibili gli spogliatoi, le utenze dei servizi, ed il rifacimento in sintetico del manto erboso). Entro fine anno l’impianto dovrà essere completato ed affidato per tempistiche del finanziamento europeo da onorare, mentre ad inizio 2022 si è ancora con più di un’incertezza da risolvere.

Lo stesso dirigente era intervenuto nella commissione precedente per ragguagliare sulla situazione del Museo della memoria, stabile che sorge nei pressi della Chiesa Matrice il quale dopo i lavori effettuati tra il 2010 e 2012 ha riscontrato problemi di conformità all’uso non residenziale, nonostante per qualche evento sia stato aperto al pubblico in precedenti amministrazioni comunali.

Nella relazione dell’ingegnere del Comune si cita anche una documento nell’ambito della normativa antincendio che ipotizzava un uso al massimo per 60 persone, ma senza che però lo stesso sia stato poi presentato e l’iter portato a termine. Saranno quindi ora necessario nuovi affidamenti tecnici per andare oltre all’uso civile originale.

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