Per riqualificare il giardino interno di Palazzo Nicotera richiesti 349.500 euro

Nel cronoprogramma si prevede, in caso di ammissione, di concludere la fase burocratica entro fine 2022, con lavori da effettuare nel biennio 2023-2024

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Pubblicata la progettazione da 349.500 euro con cui il Comune di Lamezia Terme si è candidato all’avviso redatto dal Ministero della Cultura a valere sulle risorse messe a disposizione del PNRR dedicato a parchi e giardini storici e finalizzato alla rigenerazione e riqualificazione di parchi e i giardini italiani di interesse culturale.

Il Comune candidata il giardino della biblioteca per i finanziamenti vincolati al Pnrr

L’intervento proposto riguarda il giardino interno alla biblioteca comunale situata a Palazzo Nicotera, e consiste in:

  • pulizia straordinaria di tutta l’area compresa l’eliminazione degli elementi incoerenti vegetali e architettonici
  • analisi dello stato di salute delle piante
  • potatura straordinaria
  • interventi fitoterapici, di consolidamento e di concimazione
  • sistemazione e ripresa del sistema di canalizzazione e deflusso delle acque meteoriche
  • realizzazione dell’impianto di irrigazione ed elettrico
  • restauro dei muri di perimetrazione escluse le facciate del palazzo
  • restauro e ripresa di muretti di contenimento, delle bordure in pietra e della pavimentazione in ciottoli
  • restauro degli elementi di arredo
  • inserimento di specie arbustive e floreali adatte al contesto e al clima

La presentazione del progetto spiega che «avrà come obiettivo il restauro del giardino storico curando il verde consolidato, recuperando l’impianto architettonico dei percorsi e delle aiuole e lasciando inalterato l’aspetto formale senza compromettere l’esistente o alterarne l’ambiente e l’aspetto. Saranno recuperati gli elementi decorativi presenti anche quando si tratta solo di piedistalli sparsi poiché la loro collocazione in punti ben in vista non passi inosservata. Benché privi di qualsiasi altro elemento ornamentale, probabilmente servivano come appoggio rialzato di vasi forse a coppa contenenti piante fiorite a cascata per rendere piacevole il luogo ed arricchire la visione che se ne aveva dal cortile in modo scenografico. Altri elementi decorativi da restaurare saranno il cancello in ferro battuto di bella fattura e il portone d’ingresso. Se le piante all’esame visivo sembrano quasi tutte in buone condizioni e si sono sviluppate in modo rigoglioso, altrettanto non si può dire per l’impianto architettonico. Parte della pavimentazione in ciottoli è andata perduta e sostituita da lastricati in cemento là dove probabilmente le radici ne avevano compromesso la stabilità, quella rimanente è coperta da terreno e strati di foglie».

Inoltre «tutti i percorsi antichi in ciottoli dovranno essere restaurati e si dovrà provvedere alla risistemazione della pavimentazione mancante. I muri di contenimento e le bordure in pietra naturale con inserimento sparso e casuale di basole squadrate (nell’area sismica si costruisce sul costruito e si riutilizzano in modo a volte disparato le macerie o gli elementi di pregio per non perderli definitivamente) disegnano ancora bene l’impianto geometrico dei piani delle aiuole, ma hanno perso stabilità ed integrità. Tali elementi andranno ripresi con la reintegrazione delle parti mancanti. La cura del luogo è svolta da volontari che lo mantengono solo pulito ma una manutenzione accurata è mancata per troppo tempo, tanto da rendere l’intervento di recupero necessario. Il sistema di irrigazione è completamente assente come pure quello di illuminazione. Il verde presente si è storicizzato perché sopravvissuto con le proprie risorse adattandosi all’ambiente in cui era stato inserito. A questo punto nell’integrare del verde saranno preferite specie arbustive o floreali tipiche del clima mediterraneo e si sceglierà quelle più adatte al contesto ambientale, ciò consentirà di ottimizzare l’uso dell’impianto di irrigazione che sarà realizzato ex novo e usato per risolvere situazioni di emergenza nei periodi di siccità. Dovrà essere prevista la regimentazione dello scolo delle acque verso i punti di scolo e dovranno essere recuperati i canali in pietra. Il giardino non ha un impianto di illuminazione, mentre questo dovrà rendere visibile ed illuminati i percorsi e le aree di sosta per un effetto scenografico e un uso in sicurezza. Si aggiungerà un’illuminazione più importante per valorizzare gli elementi da focalizzare. II risultato dovrà essere di un ambiente gradevole e discreto in modo tale che la fruizione notturna mantenga il fascino naturale del contesto».

Si conclude reputando che «la spazialità del giardino è molto bella, purtroppo nello stato attuale non è percorribile in modo sicuro a causa della mancanza di protezione delle aiuole in quota. Una barriera di verde con siepi a bordura dei muri alti risolverà la situazione. La sistemazione dei percorsi dovrà inoltre essere integrata in modo da rendere il giardino accessibile a qualsiasi utente comprese le persone con disabilità funzionali».

Nel cronoprogramma si prevede, in caso di ammissione al finanziamento, di concludere la fase burocratica entro il quarto trimestre del 2022, con lavori da effettuare nel biennio 2023-2024, stilando anche una previsione di entrate ed uscite annue previste in seguito all’intervento:

TOTALE ENTRATE: 325.500 euro

  • utenti tesserati 15.000 – 150.000 euro
  • utenti tesserati del Sistema Bibliotecario Lametino 15.000- 150.000 euro
  • utenti Sala Polivalente 2.000 euro
  • utenti Chiostro e giardino 5.000 euro
  • utenti Sala Affrescata e sale 15.000 euro
  • Canone d’uso per celebrazione matrimoni: chiostro e giardino 1.500 euro, sala affrescata e sale (piano secondo Palazzo Nicotera) 2.000 euro

TOTALE USCITE 19.200 euro

  • manutenzione ordinaria 5.000 euro
  • manutenzione straordinaria – 10.000 euro
  • promozione e valorizzazione culturale 3.000 euro
  • utenze 1.200 euro

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