Mattinata di commissioni tra pannelli solari in centro storico, arredi del nuovo palasport, intitolazione sala consiliare

Un regolamento proposto dall'assessore Stella per le situazioni di Nicastro e Sambiase

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Anche alla luce dei vari finanziamenti e sgravi previsti a livello nazionale, con le norme in evoluzione, di un regolamento per autorizzare l’installazione dei pannelli solari in centro storico relaziona l’assessore Francesco Stella in terza commissione consiliare.

Il componente della giunta, rimarcando come la proposta riguardi i centri storici di Nicastro e Sambiase dove dopo l’approvazione del Psc potrebbero esserci ulteriori interventi di ristrutturazione immobiliare, anche alla luce dei numerosi tetti esistenti in eternit o lesionati, spiega che attualmente il sistema in uso si divide tra integrato nella copertura, o semintegrato (i pannelli poggiano sopra le tegole aumentando lo spessore), autorizzando però percentuali diverse di superfici concedibili, con la norma che mira a favorire il primo aspetto.

Osservazioni su questa ipotesi arrivano dall’opposizione da Gallo, il quale rammenta come la sostituzione dei tetti in tegole comporterebbe poi un problema in seguito nel relativo ripristino, suggerendo di ampliare dal 50% al 70% l’autorizzazione per la copertura integrata «sempre rispettando le fasce di rispetto dei 50 cm». Del punto si tornerà a confrontarsi settimana prossima in vista di un’approvazione di giunta e consiglio.

Non ci sono invece sostanziali passaggi in avanti sulla vicenda del nuovo palasport di via del Progresso. In quarta commissione si è preso atto che la gara per gli arredi (comprendente sia le attrezzature sportive che quelle legate agli spettatori) deve ancora essere nuovamente avviata sul Mepa, con un importo alzato a 255.000 euro rispetto ai 180.000 precedenti.

Dall’opposizione si contesta la presenza dei divisori per il settore ospiti, avendo come risposta che però la stessa fosse prevista fin dal progetto iniziale del 2012, nonostante tale “gabbia” sia presente negli stadi italiani ma non nei palasport. Una rimozione comporterebbe, oltre ad una variante sul progetto, anche costi aggiuntivi, ed arrivati a circa 8 mesi dal termine entro cui dover avviare le attività nel nuovo palasport non si ha un cronoprogramma certo e definitivo non avendo ancora avviato né i lavori complementari alla viabilità, né stimato tariffe e piani di gestione per il bando di affidamento della struttura che non avrà concorrenti lametini dati i costi che si suppongono elevati.

Molto più da politica locale invece il dibattito affrontato dalla commissione toponomastica. Per il presidenza Zaffina si dovrebbero dare nelle prossime sedute indicazioni sui nomi delle strade attualmente scoperte sia in località periferiche che in Contrada Rotoli, prediligendo personalità locali tra le proposte già giunte, mentre tra più e meno esperti pareri l’attuale dibattito localistico riguarda la sala consiliare di via Perugini: gli esponenti della maggioranza in commissione sposano l’idea di Renato Luisi, reputando che l’allora vescovo di Nicastro sia riconoscimento all’unità dei tre ex comuni, auspicando anche di intitolare la sala nel passaggio tra vescovo uscente e nuovo; dall’opposizione si chiedono invece soluzioni più ampie, con Piccioni che propone l’idea di una “sala dei lametini” e Pegna a rimarcare la giovane storia lametina come città unica, sposando l’idea della “sala dei sindaci”, con le foto dei primi cittadini da Perugini in poi, da arredare in modo adeguato partendo anche dal mobilio trasportato dall’ex sala di Corso Numistrano.

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