Coperture in eternit a rischio emissioni di fibre a 200 metri dalle scuole, il Comune intima la bonifica ai custodi giudiziari

Per il Servizio Prevenzione, Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro, la valutazione dell’indice di esposizione è risultata essere di “Pessimo/degrado avanzato”, con un “Indice di degrado” compreso da 24 a 33

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Una potenziale fonte di pericolo per la salute pubblica, così viene definito l’immobile in via della Vittoria attualmente sotto custodia giudiziaria la cui copertura di eternit palesa lesioni a 200 metri da diverse scuole.

Dopo il sopralluogo effettuato il 26 novembre 2020 dall’ASP di Catanzaro, Servizio Prevenzione, Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro, sullo stato di conservazione della copertura in cemento amianto dell’immobile, il 3 gennaio 2021 lo stesso ufficio consegnava la relazione tecnica di valutazione dello stato di conservazione.

Nel sopralluogo effettuato è stato riscontrato esserci «la presenza di crepe, rotture, sfaldamenti, evidenziando che l’integrità della matrice del materiale mostra, oltre a vaste aree di corrosione, anche affioramento di fibre, che facilmente potrebbero liberarsi nell’aria. Inoltre è stato osservata la presenza di materiale pulverulento in corrispondenza degli scoli d’acqua e nella gronda, oltre che la presenza di materiale pulverulento aggregato in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di gocciolamento».

Il Servizio Prevenzione, Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro, dichiara che la «valutazione dell’indice di esposizione delle suddette coperture in cemento-amianto (eternit) , è risultata essere di “Pessimo/degrado avanzato”, con un “Indice di degrado” compreso da 24 a 33, con conseguente probabilità di cessione di fibre da parte dello stesso nell’ambiente» e che «nelle controsoffittature dei corpi “B, C e D”, posti a “sandwich” con la copertura, è interposto del materiale di isolamento costituito in FAV/LM (Fibre artificiali vetrose – Lane minerali), che si presenta in “pessimo” stato di conservazione e con una consistenza facilmente friabile, con il rischio di probabile rilascio di fibre nell’ambiente circostante, tale da costituire un pericolo per la salute di eventuali occupanti. Infine sotto la copertura del corpo “E1”, è stata riscontrata una coibentazione a faccia vista, di materiale costituito in FAV/LM (Fibre artificiali vetrose – Lane minerali), supportata da una rete a maglia metallica, e anche tale materiale si presenta in stato di conservazione pessimo, con degrado avanzato e con una consistenza facilmente friabile, con il rischio di sicuro rilascio di fibre nell’ambiente circostante, tale da costituire un pericolo per la salute di eventuali occupanti».

Per l’immobile il 21 marzo di quest’anno la custodia giudiziaria ha cambiato titolarità, ed oggi dal Comune è stata emanata apposita ordinanza destinata agli amministratori giudiziari chiedendo di avviare entro 20 giorni dalla notifica «tutti gli adempimenti amministrativi di rito previsti per comunicare l’avvio del necessario intervento di rimozione o di bonifica della copertura in eternit-amianto», operazioni che dovranno avvenire entro 6 mesi tramite ditta specializzata iscritta all’albo nazionale gestori ambientali nell’apposita categoria, la quale provveda alla rimozione ed allo smaltimento dei materiali in eternit, con le modalità previste dalla normativa di riferimento.

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