Esternalizzazione del servizio tributi comunali deliberata ad ottobre da rivedere dopo l’aggiornamento della relazione dirigenziale

Si torna a parlare di tributi locali in seconda commissione consiliare, con il confronto tra consiglieri comunali e l'assessore Sandro Zaffina

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Si torna a parlare di tributi locali in seconda commissione consiliare, con il confronto tra consiglieri comunali e l’assessore Sandro Zaffina in merito all’affidamento all’esterno del servizio oggi diviso nel proprio iter tra Comune ed Agenzia delle Entrate tramite la fase di riscossione, con la postalizzazione data ad altra società.

Servizio tributi esternalizzato per 5 anni con compenso ipotizzato in 3 milioni totali da parte del Comune

La delibera della terna commissariale con i poteri del consiglio comunale ad ottobre esternalizzava tutto il settore tributi comunale (chiudendo di fatti le attività dell’ufficio), versione che la giunta Mascaro vorrebbe rivedere alla luce della situazione in atto.

L’assessore rimarca come la banca dati da cui partire è quella, anche se perfettibile, esistente già per gli uffici, quindi l’esternalizzazione dovrebbe riguardare gli ambiti in cui via Perugini si trova più in affanno: fino alla parte di calcolo del tributo rimarrebbe di competenza dei dipendenti, la fase successiva andrebbe affidata su Mepa con gara europea essendo importo sopra soglia.

Zaffina precisa che le esperienze esistenti in altri Comuni hanno risvolti e costi diversi, improntando così il discorso su una prima questione di scelta: mantenere l’affidamento tutto all’esterno per come deciso dalla terna commissariale, o non cambiare l’esistente con il mantenere all’interno degli uffici solo l’attuale fase di accertamento (postalizzazione, riscossione, logistica all’esterno).

Primo passo è quello di rivedere la relazione di ottobre della dirigente Aiello, la quale avallava l’esternalizzazione totale, ed essendo una delibera di consiglio comunale l’input secondo Zaffina dovrebbe avvenire dai consiglieri e non dalla giunta, che invece dovrà in seguito fare un’altra proposta da portare in consiglio per rivedere la vigente delibera ancora non eseguita.

Un confronto che arriva mentre ancora non sono partiti gli avvisi per la Tari 2022, con pagamento in unica soluzione o prima rata in scadenza a fine mese, né è stata caricata la possibilità del pagamento online.

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