Arriverà a Lamezia Terme nella mattinata di mercoledì la reliquia ex ossibus di Sant’Antonio di Padova

Alle 5 del mattino del 14 luglio, la Santa Messa al termine della quale il cammino ripartirà alla volta di Martirano.

Arriverà a Lamezia Terme nella mattinata di mercoledì la reliquia ex ossibus di Sant’Antonio di Padova, nell’ambito del cammino che ripercorre a piedi gli oltre 1800 chilometri da Capo Milazzo, luogo del naufragio di Antonio in Sicilia, fino a Padova, città di elezione del Santo portoghese.

Il cammino, a 800 anni dalla predica di Forlì che rivelò Antonio come grande annunciatore del Vangelo, è il cuore di “Antonio 20-22”, progetto che mette al centro i tre anniversari antoniani: gli ottocento anni dal passaggio di Antonio dai canonici regolari agostiniani ai frati francescani, gli ottocento anni dal naufragio in Sicilia e dall’incontro con S. Francesco d’Assisi al Capitolo delle Stuoie, gli ottocento anni dalla predica di Forlì.

Il programma della giornata è curato dalla comunità dei Cappuccini di Lamezia Terme, guidata dal guardiano fraʹ Giuseppe Sinopoli, in collaborazione con la diocesi lametina. Alle 10.15 la reliquia del Taumaturgo, proveniente da S. Pietro a Maida, sarà accolta in Cattedrale da dove poi partirà il pellegrinaggio a piedi verso il Santuario di S. Antonio di Padova, con una breve sosta alla casa di riposo “Tamburelli”.  Al Santuario di S. Antonio, dalle 16.30 alle 18.45, adorazione eucaristica a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare e dei gruppi conventuali e parrocchiali. Alle 19 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Lamezia Terme Serafino Parisi. Dalle 21 alle 5, il Santuario di S. Antonio resterà aperto per la preghiera personale e comunitaria di fronte alla reliquia del Santo. Alle 5 del mattino del 14 luglio, la Santa Messa al termine della quale il cammino ripartirà alla volta di Martirano.

I proponenti del cammino e del progetto “Antonio 20-22” sono le diverse realtà della famiglia antoniana che ruotano attorno alla Basilica del Santo a Padova:  la Basilica stessa, la Provincia dei frati conventuali, il Messaggero di sant’Antonio, l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani – Nord Italia, la Peregrinatio antoniana, Caritas Antoniana onlus. Ma poi, «Antonio 20-22» è patrocinato direttamente dall’intera famiglia francescana che vive e prega nel nostro Paese, ovvero i frati (conventuali, minori, cappuccini e il Terzo ordine regolare, con l’Unione Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia francescana d’Italia); le clarisse (Federazioni delle Clarisse in Italia); le suore francescane di vita attiva (MoReFra, il Movimento delle Religiose Francescane); i laici francescani (OFS d’Italia, Ordine francescano secolare). Anche i 42 vescovi delle diocesi attraversate sono stati contattati e coinvolti, per un’iniziativa che si presenta innanzitutto come esperienza di fraternità.