Un gruppo di lavoro tra 3 settori comunali per aggiornare in 3 piani attuativi il piano del traffico

L'attuale è vigente dal 2006 aggiornando le indicazioni del 1997, in quinta commissione il punto di vista dell'assessore Stella

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Si torna a parlare di possibili modifiche alla viabilità in quinta commissione consiliare, portando in aula gli aggiornamenti da parte dell’amministrazione comunale per voce dell’assessore Francesco Stella.

Dopo il piano strutturale comunale, stesso stratificato iter potrebbe non servire anche per aggiornare il piano del traffico, con l’attuale vigente dal 2006 aggiornando le indicazioni del 1997, secondo il componente della giunta che invita a «superare l’idea del piano urbano del traffico legato solo all’ambito veicolare, in favore di un piano della mobilità sostenibile», e sebbene il Pus (piano urbano sostenibile) sia obbligatorio solo per le città sopra i 100.000 abitanti «Lamezia Terme per estensione del territorio ha la necessità di migliorare anche l’accessibilità, oltre che la sicurezza e la qualità del trasporto su strada».

i volumi di traffico monitorati
Piano traffico

Stella distingue così come le nuove forme di mobilità (bici e monopattini, ad alimentazione elettrica o tradizionale) debbano prevedere una nuova visione ritenendo poco fattibile la sola modifica della segnaletica stradale orizzontale sui tracciati esistenti, proponendo invece 3 piani attuativi (pedonale, ciclabile, trasporto pubblico) da approvare contestualmente al più complesso piano urbano sostenibile.

Per mantenere una dinamicità negli aggiornamenti, la possibile soluzione sarebbe quella di avere un ufficio comunale dedicato alla mobilità, ma non potendo avere personale esclusivamente dedicato a ciò la prima versione sarebbe quello di avere un gruppo di lavoro tra i settori strade – urbanistica – polizia locale. Non si nasconde come la norma stessa prevederebbe un incarico esterno a tecnico specializzato in questa tipologia, che come per il Psc comporterebbe avere un vero piano del traffico aggiornato non prima di qualche anno, mentre per l’immediato scelte contingenti su singole situazioni possono essere prese in funzione della strategia più generale da dover creare con singole delibere di giunte (le prime dovrebbero arrivare nel corso di questo mese per costituire il gruppo di lavoro interno affiancato da un consulente tecnico esterno).

Nell’ambito del potenziamento dell’impianto di videosorveglianza, lo step successivo è quello di avere un unico sistema informatico di monitoraggio che permetta al gruppo di lavoro di poter dialogare meglio tra settori, ma sopratutto valutare se siano state rispettate le condizioni iniziali e ottenute le conseguenze attese sul traffico, quale incidenza negativa o positiva si è registrata sul piano empirico.

Rimane vivo il confronto sulla questione sia filosofica che pratica su cosa dovesse essere approntato prima tra piano strutturale e piano del traffico, con l’assessore a fare l’esempio di via Marconi ritenendo sia un’arteria da dover decongestionare e che in tale ottica si è deciso di includere anche la riconversione stradale del campo rom di Scordovillo con due nuove possibilità di collegamento (una strada parallela al tracciato ferroviario esistente, un’altra perpendicolare, così da avere diversi sbocchi tra via Perugini, via Marconi, via Miceli).

Stella mette in guarda su come «si va ad incidere anche su abitudini, comodità, aspetti culturali che prescindono dalle indicazioni tecniche e politiche», perché poi devono essere i cittadini a valutare l’effettiva situazione se sia migliore rispetto alla precedente. Ed i lametini tendono ad essere molto affezionati all’uso dell’automobile e ai parcheggi più prossimi possibili alle destinazione precelta.

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