Giunta Mascaro più “accentrata” con gli ingressi di Rizzo e Spinelli, per il 2025 poi si vedrà

Per due profili progressisti in uscita, due conservatori in entrata con la Spinelli che dovrebbe essere già edotta della situazione burocratica interna comunale, la Rizzo new entry con poco tempo per ambientarsi

Più informazioni su

Dopo i 22 giorni di ritardo con cui si è approvato il bilancio di previsione 2024, gli attuali 22 in cui non si è ancora approvato il consuntivo 2023, nel giorno in cui in consiglio comunale sarebbe dovuto arrivare il Piao 2024, nella Sala Luisi nel pomeriggio dopo 4 mesi si presenta completa la giunta comunale lametina: quello che la svolta politica aveva levato (le dimissioni di Giorgia Gargano e Teresa Bambara non per divergenze di programmi, ma per non condivisione del percorso in Forza Italia di sindaco e parte della maggioranza), la svolta politica ora restituisce, con Annalisa Spinelli che in quota Noi Moderati passa da consigliere comunale ad assessore con deleghe pubblica istruzione – università e cultura – musei e biblioteche – servizio civile e tirocini – politiche giovanili – pari opportunità’ (il che comporterà un cambio alla presidenza della commissione pari opportunità, oltre al subentro di Alessandro Raso tra i banchi della maggioranza) e Tonia Rizzo proposta da Udc/Nuovo Cdu come assessore a politiche sociali – politiche abitative – asili nido in arrivo dal mondo cattolico.

Per due profili progressisti in uscita, due conservatori in entrata con la Spinelli che dovrebbe essere già edotta della situazione burocratica interna comunale, la Rizzo new entry con poco tempo per ambientarsi.

Per i fan del “risiko politico” una svolta e notizia interessante nella perpetua campagna elettorale (tra un mese le europee, ma la vera rincorsa è per le amministrative 2025), per gli affezionati agli atti amministrativi a contare saranno maggiormente i tempi in cui si potranno effettuare nuove assunzioni per migliorare le prestazioni burocratiche (anche per le differenze di compiti tra organi di indirizzo politico ed organi di indirizzo amministrativo, al netto delle invasioni di campo sperate).

Sul piano politico il sindaco Paolo Mascaro rivendica la solidità della maggioranza di centro (anche perché il resto del centrodestra è in opposizione, con Fratelli d’Italia già in minoranza dal 2019 e Lega formato come gruppo solo dal 2024), reputando di aver «intrapreso un percorso importante» nel citare i risultati economici, finanziari, e di programmazione dei fondi europei come già avvenuto più volte negli ultimi mesi.

Sui nuovi componenti della giunta il primo cittadino esprime parole di elogio, perché «abbiamo nuove forze di elevata caratura morale», reputando che «siano le persone adatte per propria formazione a ricoprire le deleghe rimaste vacanti, raccogliendo un importante lavoro pregresso da parte di Giorgia Gargano e Teresa Bambara» ricordando anche le varie iniziative portate avanti dalla commissione pari opportunità e la genesi progettuale dello smantellamento in 3 anni del campo rom.

Benvenuto offerto anche al nuovo consigliere Raso, presente alla conferenza stampa, nel ritenere che «in questi 13 mesi abbiamo il dovere di mettere in cantiere tutti i finanziamenti ricevuti ed i progetti previsti, per la crescita della città e non per tornaconto personale» conclude Mascaro, rimandando discorsi elettorali con Lega e Fratelli d’Italia poiché «non è il momento di parlare delle candidature della primavera 2025, non c’è stato ora un responso positivo da parte dei due partiti a voler raccogliere il mio invito a condividere un progetto comune in questo fine mandato. Il giudizio sull’amministrazione lo danno gli atti amministrativi, il fatto che siamo nel 6% di Comuni che dal predissesto non sono passati al dissesto, che entro qualche mese la Multiservizi uscirà dal concordato preventivo e partiranno ulteriori cantieri di opere pubbliche senza gravare con mutui sulle generazioni future».

Rispondendo alle altre domande della stampa Mascaro non esclude che qualche atteggiamento da livello nazionale possa mutare anche a livello locale dopo le elezioni europee.

Si concentra proprio sulla soddisfazione per il riconoscimento all’area di centro il presidente del consiglio comunale, Giancarlo Nicotera, narrando le varie fasi di interlocuzioni che hanno portato al completamento della giunta.

Nuovi assessori Spinelli

Se a settembre era parte critica verso il sindaco all’interno della maggioranza, 8 mesi dopo la Spinelli diventa parte integrante della giunta, parlando di una «città che con i suoi limiti è straordinariamente vivace, anche gli scontri avvenuti sono stati legati ad una necessità di dialogo. Il nostro valore centrista porta avanti quanto espresso al momento della candidatura con il mondo civico, è una fase successiva improntata al non volersi abbandonare agli estremismi ma a valorizzare una democrazia più partecipata specie nelle deleghe che mi sono state assegnate. Tra scuola e cultura sono tanti i progetti che erano in itere che devono ripartire».

Il nuovo assessore spiega poi il cambio di atteggiamento proprio con l’ingresso di Noi Moderati, «che ha sancito un cambio di visione anche del sindaco, mentre sul piano economico il bilancio di previsione 2024 ha confutato i dubbi che erano sorti a settembre 2023 con il parere dei revisori dei conti che dava diversa interpretazione sul disavanzo e sui conti».

Nuovi assessori Rizzo

Volto nuovo alla politica è quello della Rizzo, sostenendo che «il settore sociale si incrocia ogni giorno con il mondo più vicino a me dell’azione cattolica, ma questo non vuol dire che per me sia stata una decisione semplice. Ci sono tanti progetti da rilanciare, diverse esigenze da dover tenere in considerazione, uno spirito di servizio simile a quello dell’azione cattolica badando alle persone e non ai numeri», ammettendo che servirà una prima fase di adattamento al nuovo ruolo.

In attesa della surroga ufficiale che avverrà nel primo consiglio comunale utile, prima uscita pubblica anche per Alessandro Raso, che da esterno valuta questi anni di amministrazione «difficili, per i sacrifici dovuti al piano di riequilibrio; sicuramente i 13 mesi che abbiamo davanti saranno ugualmente intensi, come gruppo di Noi Moderati crediamo di poter dare il nostro apporto e personalmente come professionista lametino credo che si possa dare fiducia a questa linea amministrativa».

Più informazioni su