Agis Calabria e Assomusica chiedono ristori per i Grandi Festival sulla base dell’ultima graduatoria

Francescantonio Pollice (Agis Calabria), Gianluigi Fabiano e Ruggero Pegna (deleg. Assomusica) scrivono ai vertici regionali

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    Francescantonio Pollice (Agis Calabria), Gianluigi Fabiano e Ruggero Pegna (deleg. Assomusica) scrivono ai vertici regionali per chiedere maggiore attenzione per il comparto dei Grandi Eventi, cioè dei principali Festival dello Spettacolo dal vivo che si svolgono in Calabria, già vincitori negli anni scorsi di ogni bando regionale a tema e, nel 2017, del bando triennale per Grandi Festival Storicizzati Nazionali e Internazionali.

    «Si tratta delle aziende, delle associazioni e degli operatori che, storicamente, hanno prodotto e assicurato al pubblico calabrese i più prestigiosi e attesi eventi/festival di spettacolo in genere, contribuendo fortemente all’ispessimento dell’immagine della Calabria e alla sua promozione» si motiva, «alla luce del disastro economico prodotto dalla pandemia, è necessario che la Regione dia la giusta attenzione e il necessario sostegno anche a tali operatori che, negli ultimi decenni, hanno consentito alla Calabria di essere competitiva in questo settore con le maggiori realtà italiane, peraltro rispondendo alla forte domanda di giovani, cittadini e turisti rivolta ai più importanti eventi musicali e culturali, nazionali e internazionali».

    Si sottolinea poi come «la fine di imprese, associazioni e operatori professionali, peraltro riconosciuti da Agis, Assomusica, dallo stesso Mibact e da altre associazioni di categoria, che ideano, scrivono e producono grandi eventi, festival, rassegne, è anche un duro colpo all’occupazione, soprattutto giovanile, essendo un comparto che impiega professionalità ad alta specializzazione in vari ruoli, con un vasto indotto e ricadute nel settore dei servizi, della comunicazione, della ricettività, delle forniture di vario genere».

    Alla Regione si ricorda che «i bandi pubblicati, tra Grandi Eventi e Cultura, ad oggi non sono arrivati a conclusione nonostante le graduatorie fossero annunciate per fine agosto; tant’è che alcuni festival hanno realizzato in parte o totalmente il loro programma, approfittando del Dpcm che ha riaperto i teatri in estate, seppure con penalizzanti limiti di capienza. Come a Voi noto, infatti, una serie di imprevisti mai verificatisi in passato, li hanno bloccati, portandoci a fine stagione. I danni accumulati sono ingentissimi, con fatturati azzerati, nuove spese sostenute e, addirittura, forti perdite. Più in generale, si è assistito all’abolizione della Legge 13, che sosteneva molte imprese del settore, con un grosso risparmio per l’Ente e, al contempo, anche alla riduzione drastica dei budget indirizzati ai bandi Grandi Eventi e della Cultura in generale che, comunque, non sono stati ad oggi assegnati».

    Si chiede così che «vengano assegnati con urgenza adeguati ristori ai produttori e organizzatori dei Grandi Festival sulla base dell’ultima graduatoria del bando triennale, che già aveva verificato ogni requisito possibile di proponenti e proposte, accertandone storicizzazione e internazionalità per la prima tipologia, nonché risonanza nazionale per la seconda».

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