Ama Calabria presenta a Lamezia Terme la propria stagione teatrale e musicale con 14 spettacoli

Eventi in programma al Teatro Grandinetti, 6 in comunione con il cartellone del capoluogo proponendo sconti del 50% per gli scambi di pubblico

Più informazioni su

Dopo la presentazione a Catanzaro, Ama Calabria illustra a Lamezia Terme la propria stagione teatrale e musicale con 14 spettacoli in programma al Teatro Grandinetti, 6 in comunione con il cartellone del capoluogo.

Generico settembre 2022

Francescantonio Pollice, direttore dell’Ama Calabria, nell’elencare i vari appuntamenti rimarca «la peculiarità della multi disciplinarità del cartellone, avendo organizzato un calendario di pari qualità a Catanzaro e Lamezia Terme, e facilitando lo scambio di pubblici con il 50% di sconto sul biglietto di ingresso per l’abbonato della stagione teatrale dell’altra città. Ciascuno nel proprio settore credo che debba dare la propria disponibilità per lavorare insieme».

Pollice non nasconde che «parliamo di pubblici diversi, a Lamezia Terme avremo delle esclusive regionali ma anche 4 concerti di indiscusso livello. La qualità ci ha permesso anche di poter avviare l’organizzazione di alcuni spettacoli di mattina per le scuole, sfruttando una lunga tradizione esistente nella città della piana, e di mettere in calendario proposte di impegno e prese di posizione».

Anche nel settore cultura Lamezia Terme non si fa mancare i problemi delle strutture, con due teatri al momento aperti ma che devono ancora trovare una gestione di continuità, ed altri palchi chiusi in attesa di lavori (in Agenda Urbana previsti lavori sia per il Teatro Umberto, ad oggi non fruibile, che per il Teatro Costabile, aperto ma ancora con qualche bega da risolvere). Secondo Pollice «servono amministrazioni comunali che si assumano determinate scelte, velocizzarle in modo chiaro, come ci viene chiesto per concorrere ai fondi nazionali e regionali», rimarcando come «la somma degli incassi dai biglietti ed abbonamenti raggiunge il 40% delle spese previste, soglia sotto la quale non si possono chiedere ulteriori sforzi agli organizzatori».

Il 4 settembre è scaduta la convenzione per poter gestire almeno nel minimo indispensabile il Teatro Grandinetti, lunedì sono scaduti i termini per la manifestazione di interesse per un’eventuale gestione al massimo semestrale a partire dal 1 ottobre destinata nei criteri a chi ha gestito i teatri negli ultimi anni (Ama Calabria, Teatro P e Vacantusi hanno presentato una proposta come Ats “In Teatro”, avendo annualmente organizzano circa 100 spettacoli), in attesa di indire su Mepa le procedure che dal 2020 non ha portato avanti il Cuc della Città Metropolitana di Reggio Calabria in uno scambio di documenti con via Perugini, e che alla fine non ha condotto a nessun gestore individuato per i teatri lametini.

L’assessore alla cultura, Giorgia Gargano, si sofferma sulla «necessità di non creare steccati tra le varie forme di cultura», la collega allo spettacolo, Luisa Vaccaro, reputa che «oltre a voler allargare la platea teatrale, c’è un pubblico che attende ogni spettacolo fiducioso della qualità».

Del contesto politico parla il sindaco Paolo Mascaro, sostenendo che «nell’area centrale della Calabria esiste una frattura, che però trova esempi come questo delle stagioni teatrali in cui si palesa come si possa avere un dialogo paritario tra i due poli, ed i fondi in arrivo a Lamezia Terme come quelli degli studios sono fattore importante per tutta la Calabria», ricordando come «ieri nell’assemblea dei sindaci abbiamo toccato con mano le difficoltà economiche che attanagliano la Provincia di Catanzaro, con cause e relative soluzioni da intraprendere in modo non facile. Per quanto riguarda il Comune finalmente siamo riusciti ad avviare le prime procedure di assunzione di nuovo personale, per un cambio deciso di passo servirà ulteriore tempo al netto delle indicazioni e buone intenzioni degli organi di indirizzo politico».

Più informazioni su