Dicembre con sipario aperto al Teatro Costabile tra musica, teatro e danza con target locale

Le prevendite saranno attive ogni giorno direttamente in teatro, con possibilità per le scuole di utilizzare la struttura in caso al mattino sfruttando la strumentazione montata per gli spettacoli serali.

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Dopo la presentazione avvenuta ieri della stagione organizzata al Teatro Grandinetti da parte de I Vacantusi con compagnie amatoriali e professioniste, seconda conferenza stampa in ambito teatrale per l’amministrazione comunale che annuncia dalla sala consiliare la riapertura del sipario nel mese di dicembre per il Teatro Costabile con le serate organizzate dalla Music Art.

Di «virtuosismo con l’associazionismo» parla l’assessore allo spettacolo Luisa Vaccaro replicando ad alcune lagnanze giunte a mezzo stampa e social, «il ruolo di un’amministrazione attenta non è solo aprire il portafoglio, ma anche cogliere ogni iniziativa che venga proposta che porti un valore aggiunto all’offerta per la cittadinanza. In questo caso continuiamo in un percorso che sta animando la zona di Sambiase, e dopo la valorizzazione letteraria e culturale ora torniamo in teatro con musica e spettacoli di vario tipo».

Appello a rimarcare l’apporto positivo del dialogo tra amministrazione comunale e mondo dell’associazionismo arriva anche da Sergio Servidore del Csen, mentre Tonino Sirianni di Music Art sottolinea la volontà di «risvegliare l’offerta culturale anche per il Teatro Costabile, sfida che ci è sorta prima sul piano tecnico e poi economico. Iniziamo con un calendario che occuperà tutto il mese di dicembre, partendo con spettacoli teatrali, poi musicali ed infine danza, coinvolgendo le scuole locali che tanto possono dare. Stiamo organizzando qualche iniziativa natalizia anche per Piazza Fiorentino con canti natalizi in filodiffusione, una casetta di Babbo Natale e qualche angolo culinario, ma per fare questo servirà ancora l’aiuto di altre forze del territorio». Ultime aggiunte al cartellone annunciate sono Mimmo Cavallaro l’8 dicembre, il 10 il cantante neomelodico Michele Ligarò.

Il resto del calendario vedrà: il 4 “Ridiamo un sorriso” della compagnia teatrale dei sognatori; il 6 “Abbast ma è masculu” del teatro Hercules di Piero Procopio; il 9 “la locandiera” della compagnia La Duna di Acquania; l’11 “the Christmas dance” dell’Asd Rodik Ballet; il 15 “Piesia per riflettere in allegria” con l’associazione San Nicola e il concerto di Januaria; il 16 “siamo tutti…micuzzu” della compagnia teatrale belsitese “VeroSmile”; il 17 spettacolo di danza dell’Asd Ruskaja e dell’asd Divina Dance Academy; il 18 il trofeo di danza area a cura del Csen; il 19 spettacolo di danza dell’asd Tribu Salsera; il 20 “avanzi di spettacolo” dell’Asd comparison of dance; il 21 “Christ…Nadd Show” dell’Asd Nadd Academy; il 22 spettacolo di danza dell’Asd Dance Village; il 23 “danzando tra le luci del Natale” dell’Asd Febbri Dance; il 26 spettacolo musicale dell’Asd Suoni del Sud; il 27 “Cori Calabrisi” del gruppo folkoristico; il 28 “Titina a la quarantina” del teatro Hercules; il 29 concerto del gruppo Taranta Sound; il 30 “E se poi è vero” del gruppo Vercillo.

Le prevendite saranno attive ogni giorno direttamente in teatro, con possibilità per le scuole di utilizzare la struttura in caso al mattino sfruttando la strumentazione montata per gli spettacoli serali.

Il vicesindaco Antonello Bevilacqua riprende il discorso che «Lamezia non è solo le sterili polemiche che viaggiano sui social, che si cercano anche sul ritorno di una ruota panoramica privata che mancava da almeno 15 anni, ma anche cittadini che si rimboccano le mani e trovano il sostegno di un’amministrazione che, al netto di difficoltà economiche e di personale, cerca di far emergere il meglio. Poche altre realtà calabresi possono vantare più stagioni teatrali in contemporanea, due teatri aperti, un calendario di eventi per vari target senza spese eccessive per il bilancio».

Il sindaco Paolo Mascaro si sofferma invece sulla riscoperta cittadina: «con la cultura e gli eventi si può permettere che anche i lametini stessi scoprano e valorizzino altre zone della città che solitamente non frequentano quotidianamente. Una città è grande quando riesce a vivere con il connubio tra privato e pubblico, specie ora che non ci sono più le possibilità per gli enti pubblici di stanziare ingenti somme in bilancio. Come sindaco non devo vergognarmi se una ditta pugliese ha scelto Lamezia Terme per installare una propria attrazione, non gravando sulla spesa pubblica ma contribuendo visto che si paga l’occupazione di suolo pubblico, come non posso che essere orgoglioso che forze del territorio decidano di spendersi per serate che animino una zona specifica del territorio».

L’auspicio del primo cittadino è che «si ci faccia coinvolgere dall’entusiasmo e dalle proposte, e non dalle polemiche che poi vengono smentite dai fatti dalla risposta di associazioni, sponsor e pubblico».

Se il target di riferimento della manifestazione sembra così molto impostato all’ambito locale, tra musica e vernacolo, per una gestione e programmazione di più ampio respiro bisognerà attendere la nuova gestione dei teatri Grandinetti e Costabile, i 2 attualmente aperti (i lavori per poter riaprire l’Umberto son finanziati con Agenda Urbana, misura che prevede anche altri finanziamenti per il Costabile, mentre rimane non certo il destino per l’ex Russo).

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