«Speriamo di avviare i lavori del progetto Sara entro un anno per avere altri 154 alloggi»

Il sindaco Mascaro risponde sull'emergenza abitativa non nascondendo problemi attuali e futuri

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    Ritirati gli ordini del giorno sul testamento biologico (Ruberto chiede di rinviare il dibattito a dopo le decisioni del Governo) e contro il trasferimento degli uffici dell’Asp di Catanzaro da Lamezia al capoluogo (per l’assenza del proponente De Biase), si passa all’encomio alle Forze dell’Ordine proposta dalla Caruso, sia per le attività sul territorio che per aver scelto la città della piana come location della festa provinciale della polizia. L’ordine del giorno passa così all’unanimità dei presenti.
    Di emergenza abitativa chiede di discutere Gianturco, lamentando l’aumento di sfratti e la gestione difficoltosa degli alloggi popolari e sociali.
    Sulla tematica il sindaco Mascaro torna a parlare della “relazione complicata” con l’Aterp: «al netto dei riscatti avvenuti ma non defalcati, all’agosto 2015 risultavano 1400 appartamenti presenti sul territorio lametino, di cui 102 a Ciampa di Cavallo e 64 a San Pietro Lametino (di cui 39 dell’Aterp e 25 ancora di proprietà di Ente Poste), 140 tra via Cersaolo e via Nicotera, 180 in via Salvatore Miceli. I lavori promessi non stanno avvenendo nei tempi rapidi che avremmo auspicato, specie sugli impianti fognari, così come dei 114 alloggi che risultavano disponibili in realtà nessuno era libero tra occupazioni lecite, abusive, inagibilità».
    Si cita così il protocollo istituito 2 mesi fa tra le varie istituzioni per creare un tavolo allo scopo di monitorare la situazione e trovare soluzioni condivise, «partendo da un nuovo censimento che dia dati oggettivi aggiornati, anche con sgomberi programmati come avvenuto a Catanzaro» specifica Mascaro, «ma spero che prima dell’estate si possa avere anche a Lamezia un quadro più chiaro e stroncare il fenomeno delle occupazioni abusive. In questo caso dovremmo poi valutare caso per caso degli occupanti, perché esistono anche famiglie con redditi adeguati per poter autodeterminarsi una soluzione».
    Si fa poi la distinzione con l’edilizia sociale, «con arrivate 43 domande per gli alloggi di via Cianflone, siamo nella fase di verifica dei requisiti» annuncia Mascaro, ed il progetto Sara «sul quale i funzionari ministeriali son venuti a verificare un paio di settimane fa l’attuazione. L’Aterp ha messo a disposizione i propri tecnici per la fase progettuale, speriamo di avviare i lavori entro un anno per avere altri 154 alloggi in via Savutano». Altri interventi privati, ma in ambito di edilizia sociale, son quelli di contrada Noce (circa 140 alloggi), così come i contributi per le famiglie sotto sfatto (10 richieste nel 2016, 9 nel 2015, elargendo circa 15.000 euro all’anno), con il primo cittadino a non escludere nel caso di poter utilizzare immobili confiscati alla criminalità se possibile (dovrebbero essere appartamenti già completati, ed autorizzati per tale scopo). Nessun accenno agli alloggi di via degli Uliveti che, realizzati per lo sgombero del campo rom di Scordovillo, ma occupati abusivamente da altri lametini son da almeno 2 anni sotto ordinanza di sgombero ancora non attuata.
    Mascaro invece si concentra sulle lamentele dei cittadini inquadrando il tutto «nelle difficoltà degli enti locali che ricadono sugli stessi cittadini. L’Anci fa alcune battaglie giuste, ma su questi aspetti dorme: dei 14 milioni di trasferimenti statali ne è arrivato appena 1, avanzando ancora un credito precedente di 8 milioni. Ciò comporta che comuni come Amantea e Nocera Terinese vadano in dissesto, e la cosa incide anche sulla Multiservizi che vanta crediti ingenti con queste amministrazioni, ed anche sui debiti della Sorical che diminuisce la portata dell’acqua in modo irresponsabile, ultimo caso ieri. Su questo punto la Regione non può pensare di non avere un ruolo, così come il Parlamento».
    Gianturco invita a seguire, oltre alla via degli immobili confiscati, quella dell’accordo tra Aterp ed assegnatari affinché gli stessi provvedano a ripristinare a proprie spese alcuni appartamenti decurtando tali lavori da quanto dovuto, facendo così scorrere anche la graduatoria. Altro richiamo del consigliere di Sovranità è il progetto del Mutuo Sociale, presente nelle linee programmatiche di Mascaro ma non attuato.
    g.g.

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