«Mi auguro, a questo punto, che le logiche dei partiti cedano il posto agli interessi della città e dei cittadini»

Vincenzo Cutrì, consigliere comunale di opposizione, non condivide l'accusa avanzata dal centrosinistra al sindaco Mascaro in merito ai commi antimafia del Reu allegato al Psc

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    Vincenzo Cutrì, consigliere comunale di opposizione, non condivide l’accusa avanzata dal centrosinistra al sindaco Mascaro in merito ai commi antimafia del Reu allegato al Psc soppressi dalla commissione tecnica guidata da Crocioni per valutare le osservazioni presentate.
    Cutrì si dice deluso perché i consiglieri siano intervenuti «su questioni per le quali esiste già una commissione d’accesso che si è insediata da tempo al Comune ed è incaricata di relazionare al governo centrale sulla trasparenza e sull’operato della giunta e del consiglio», contestando «il senso e la finalità di un intervento di tali contenuti, se non quello di spostare l’attenzione su un ipotetico scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Questo accade solo nella città di Lamezia Terme; mi domando se a Catanzaro, Cosenza o Reggio Calabria si siano mai verificati comportamenti analoghi da parte dei consiglieri comunali contro la loro città».
    Sebbene siano colleghi di minoranza, Cutrì distingue il proprio operato sostenendo di non aver «mai dubitato sulla trasparenza degli atti amministrativi e sul rispetto della legalità da parte del sindaco e della giunta, e sono certo che tale condizione verrà accertata dalla commissione d’accesso al termine dei relativi adempimenti. Sia ben chiaro, il rispetto della legalità è condizione prioritaria per lo sviluppo sociale e culturale della nostra comunità, da questo assunto non si può transigere. I consiglieri comunali hanno anche il dovere morale di vigilare, ma in questo momento ci già gli organi preposti a giudicare. Mi auguro che i cinque consiglieri di centrosinistra possano nell’imminente futuro intervenire sui contenuti programmatici dell’amministrazione Mascaro, sui quali il sottoscritto ha più volte preso posizione in maniera molto critica ma anche collaborativa. Ciò che lascia perplessi è che alcuni di questi consiglieri che fino ad oggi non hanno fatto una concreta opposizione su temi rilevanti per lo sviluppo della, oggi si sono decisi ad intervenire ergendosi a paladini della legalità. Mi auguro, a questo punto, che le logiche dei partiti cedano il posto agli interessi della città e dei cittadini». 

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