Chirumbolo fa riemergere il problema della rimessa in attività dello stadio Carlei

Dall'estate 2016 al centro di trattative che coinvolgono Provincia, Regione e Comune anche in ottica nuovo palasport

Più informazioni su


    «Lo stadio Carlei di Lamezia Terme di proprietà della Provincia di Catanzaro, ormai da 20 anni quasi completato ma mai messo in funzione, necessita di interventi per poter essere finito e destinato anche ad area per grandi eventi», reputa il consigliere provinciale Armando Chirumbolo, annunciando che «nel prossimo Piano triennale delle opere pubbliche della Provincia di Catanzaro devono avere prevalenza proprio gli interventi previsti per la riqualificazione della struttura sportiva provinciale, affinchè venga finalmente resa fruibile. Chiedo al Presidente della Provincia Bruno di prendersi cura di questa importante struttura provinciale, incompiuta e simbolo di quella vecchia Calabria immobile delle incompiute e fanalino di coda d’Italia».
    Il consigliere anche comunale rimarca come «l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha già dato, circa un anno fa, incarico agli uffici tecnici provinciali di predisporre il progetto preliminare di riconversione dello Stadio Carlei affinché diventi una struttura polivalente per il territorio non solo provinciale ma anche regionale. L’intervento, che sarebbe possibile realizzare grazie ai cospicui fondi reperiti, potrà prevedere anche l’adeguamento al fine di realizzarvi grandi concerti, fiere o convention, data la grande capienza della struttura che garantisce l’accoglienza per migliaia di persone. Mi auguro che quello di riqualificare lo stadio Carlei sia ancora un obiettivo condiviso dal Presidente Bruno perché mantenere un impianto in situazione di totale degrado non ha senso per l’Ente Provincia che viceversa, con l’affidamento in gestione della nuova area riqualificata, ne trarrebbe benefici soprattutto economici e finanziari».
    Chirumbolo non nasconde anche che «Lamezia Terme, così, a pieno titolo, diventare la città dei grandi eventi e dello sport con il quasi completamento del vicino Palazzo dello sport, il più grande e moderno della Calabria», anche se in realtà sarebbe il secondo, avendo il Palacalafiore di Reggio Calabria 8.450 posti a sedere, contro i 3.500 dichiarati dalla ditta costruzione nel progetto pubblicato sul sito della Cofer (quello del progettista indicava  una capienza di 4.000 posti a sedere – ampliabile fino a 5.000 grazie a tribune mobili estensibili sul parterre), o i 4.300 annunciati dall’amministrazione a dicembre 2015.
    Il consigliere indica così che «potrebbe nascere proprio a Lamezia, nel centro della Calabria ed in Provincia di Catanzaro, la “Cittadella Regionale dello Sport e degli Eventi”, capace di ospitare manifestazioni di livello nazionale ed internazionale ed attrarre un grande pubblico».
    Al momento però la vicenda è più complessa e non prossima ad una soluzione. A luglio ed agosto 2016 (dopo che gli stessi eredi di Carlei avevano chiesto di rimuovere l’intitolazione se fosse perdurato lo stato di abbandono dell’opera) il presidente Bruno aveva parlato di «individuare le possibili soluzioni da adottare per rendere fruibile lo stadio per poi affidare la gestione al Comune di Lamezia» perché «il comma 89 dell’articolo 1 della legge di riforma degli Enti intermedi fa rientrare la manutenzione delle strutture sportive solo tra le funzioni residuali delle nuove Aree vaste», indicando come la soluzione economica in atto «dovrà essere individuata al tavolo di concertazione aperto con al Regione».
    Un anno dopo, 21 giugno 2017, il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, nell’intervista concessa a Lameziainforma rispondendo alla domanda sul costruendo palasport di via del Progresso (con ultima consegna ipotizzata per la stagione sportiva che inizierà nel 2018) distingueva: «dovrà essere una grandissima risorsa per la collettività, ma non un peso in termini di utenze e manutenzione. La gestione non potrà così essere come quella delle altre strutture, mantenendo la prevalenza sportiva ma aprendosi anche a grandi eventi. Il bando gestionale potrà così aprirsi a soggetti che hanno esperienza in grandi eventi e non solo attività sportive. I lavori stanno procedendo con ritardi giustificati, cercheremo di implementare il finanziamento con la Regione per dotare di ulteriori parcheggi e viabilità a servizio il Palazzetto, aprendo un’interlocuzione anche con la Provincia essendo attiguo allo stadio Carlei».
    Si è di fronte quindi a 2 strutture attigue, entrambe sotto “lavori in corso” (il “Carlei” ancora potenziali, il nuovo palasport in essere), senza indirizzi gestionali ma problemi di viabilità da risolvere: nel piano triennale delle opere pubbliche, ma nell’annualità 2019, appaiono 2.500.000 euro, probabilmente legati al ribasso d’asta sui 14 milioni di fondi Pisu originariamente legati all’opera, per “lavori di sistemazione esterna ed opere complementari”.
    Aspetto non secondario è poi quello dei terreni attigui alle due opere, dove dovrebbe passare la viabilità a servizio delle stessa in collegamento con via del Progresso, essendo gli stessi oggi del contenzioso legale ormai concluso tra Comune ed Icom: appurato che il precedente iter per la costruzione di uno shopping village non era valido, la società privata rimarrà ora soggetto con cui dover trattare per eventuali nuove proposte (che in teoria potrebbero anche essere legate ai lavori, funzionalità e gestione degli impianti attigui, come già ipotizzato nel 2010).
    Gi.Ga.

    Più informazioni su