«Vi sono gli estremi per procedere al recupero dei finanziamenti concessi per il Parco archeologico di Terina?»

È quanto chiede Rosa D’Amato, eurodeputata del Gruppo EFDD ed esponente del Movimento 5 stelle

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    «Ritiene la Commissione che vi siano gli estremi per procedere al recupero dei finanziamenti concessi per lo scavo, il restauro e la valorizzazione del Parco archeologico di Terina?» È quanto chiede Rosa D’Amato, eurodeputata del Gruppo EFDD ed esponente del Movimento 5 stelle, in un’interrogazione con richiesta di risposta scritta presentata il 26 ottobre alla Commissione europea. «Gli scavi di Terina sono stati oggetto di un intervento finanziato attraverso il POR Calabria 2007/2013 per un importo pari a un milione di euro – ricorda D’Amato nell’interrogazione – degli effettivi 801.770,20 euro disponibili, 382.051,72 euro sono serviti per gli ‘scavi archeologici’ oltre a, tra gli altri, 15.000 euro per la ‘Realizzazione di un sistema informativo per la promozione e la fruizione del patrimonio archeologico’. A giugno 2015 è stato aggiudicato l’appalto con un ribasso del 29,59% a base di gara, per un importo contrattuale pari a 655.089, 60 euro. Il Parco archeologico è stato inaugurato appena un anno fa, ma – denuncia l’eurodeputata – si ha difficoltà a riconoscerne le parti, tanto che le visite sono state sospese da tempo. Il Sindaco ha annunciato l’emissione di un bando per la gestione del sito ma, ad oggi, il parco archeologico si trova nel più completo abbandono: 3.500 metri quadrati ricoperti da erbacce, cancello sbarrato, servizi igienici e parcheggio ancora da fare ma previsti».

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