Lezione sul cyberstalking dà il via al corso gratuito di autodifesa femminile

Il tema del prossimo appuntamento, in programma a Palazzo Nicotera venerdì alle 18, è la 'Violenza sulle donne, aspetti psicologici del fenomeno'

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    Consapevoli di vivere in un paese dove, purtroppo, ogni 2 giorni una donna subisce violenza, molte lametine non hanno mancato l’appuntamento con il corso gratuito di “Autodifesa femminile” organizzato dal Comitato Provinciale Asi di Catanzaro, dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Lamezia Terme e da Claudio Papatolo. Il primo dei 5 appuntamenti ha puntato i riflettori sullo stalking analizzato con estrema dovizia dagli avvocati Manuela Isabella e Giovanna Rizzo.
    All’incontro hanno partecipato anche la Presidente della Commissione Pari Opportunità Carolina Caruso, il Presidente provinciale Asi di Catanzaro Fernando Giacomo Isabella, l’Assessore alle politiche sociali Elisa Gullo, l’Assessore alle Pari Opportunità Simone Cicco e Roberta Cretellad del “Centro Demetra”, presente a Lamezia dal 2009 e specializzato sulla tematica in questione.                                    
    La Rizzo ha analizzato il reato di atti persecutori, soffermandosi sulle diverse tipologie di condotte e di stalker e ponendo l’attenzione sul cyberstalking, fenomeno in aumento attesa l’evoluzione dei social media. In particolare, l’avvocato ha fornito consigli pratici per difendersi dal cyberstalking: «è consigliabile non condividere, inviare, postare informazioni troppo personali, che consentono di rintracciare una persona fisicamente, come nel caso dell’indirizzo, del telefono o il nome della scuola o del luogo di lavoro, o notizie su di sè in generale. Se si è vittima di stalking attraverso internet, è bene bloccare in qualunque modo possibile l’account del molestatore. Sui propri profili facebook o whatsapp, è possibile impedire la ricezione dei messaggi da parte dello stalker. In questo modo, inoltre, quest’ultimo non potrà osservare il profilo della vittima. É opportuno anche disattivare il servizio di geolocalizzazione e, su whatsapp, disattivare l’impostazione che permette ai nostri interlocutori di sapere se siamo online o meno».
    L’Isabella si è soffermata, invece, sugli strumenti giuridici previsti dall’ordinamento: la diffida, l’esposto, l’ammonimento e la querela. Dal punto di vista della protezione della vittima nel corso del procedimento penale, la legale ha ricordato che «può essere disposta la custodia cautelare in carcere, il divieto di avvicinamento e il divieto di comunicazione che consiste nel non avere contatti e non rivolgersi alla persona offesa con la parola o con lo scritto, compreso il divieto di guardare, quando lo sguardo assume la funzione di intimorire o minacciare» e ha sottolineato che «chi denuncia ed è vittima di atti persecutori può sempre usufruire del patrocinio a spese dello Stato, anche in deroga ai parametri reddituali previsti dalla Legge. Dunque, è possibile farsi assistere in qualsiasi momento da un avvocato, con costi a carico dello Stato che potrà successivamente rivalersi sul condannato per il recupero delle spese».
    A conclusione del meeting, la Cretella ha illustrato l’attività di sostegno e supporto del “Centro Demetra” di Lamezia, svolta in maniera costante dal 2009, sia dal punto di vista psicologico che legale, a favore delle donne non solo del lametino vittime di ogni forma di violenza.
    Il tema del prossimo appuntamento, in programma a Palazzo Nicotera venerdì alle 18, è la “Violenza sulle donne, aspetti psicologici del fenomeno”, trattato dalla psicologa Maria Concetta Cristiano. Il programma del corso prevede, dopo i due incontri formativi, tre lezioni con il metodo Security Woman, che nasce dallo studio e dalla conoscenza perseguiti in venticinque anni di apprendimento e pratica di discipline diverse da parte di Claudio Papatolo.

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