«Riteniamo l’organico competitivo anche se la competizione sarà molto dura perché i nostri avversari non resteranno di certo a guardare»

Per il dg Bertucci il nuovo innesto era una logica conseguenza dopo l'addio di Magni

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    Ufficializzato l’arrivo di Giovanni Rugolo nel roster del Basketball Lamezia. Nato a Reggio Calabria il 1 settembre 1981 è un ala di 193 cm, forte e possente. Carriera da top player, una vita passata tra serie A dilettanti, DNA e Lega due. Lo scorso anno in serie B a Firenze ha collezionato più di 15 punti di media. Una carriera in giro per l’Italia, partendo dalla sua Reggio Calabria, passando per Porto Torres, Caserta, San Severo, Molfetta e Matera. Rugolo è il colpo che il Basketball Lamezia attendeva per puntare dritto alla vittoria del campionato. Passato da guardia di categoria superiore con spiccata capacità di tiro dalla lunga distanza, Rugolo con il passare del tempo è diventato una vera e propria arma tattica permettendo ai club di schierare contemporaneamente un giocatore in grado di marcare dal n.5 al n.2 senza problemi.
    Per il dg Bertucci il nuovo innesto era una logica conseguenza dopo l’addio di Magni: «la vicenda Magni da un lato ci ha un po’ sorpreso perché nulla faceva pensare ad una sua volontà di riavvicinarsi a casa, ma allo stesso tempo ha fatto sì che si accelerasse una trattativa che a sir la verità era un nostro pallino sin dallo scorso anno. Ora riteniamo l’organico competitivo anche se la competizione sarà molto dura perché i nostri avversari non resteranno di certo a guardare. A noi piace parlare poco e sinceramente non comprendiamo tutte le chiacchiere che ci vedono protagonisti, sempre come “vittime incolpevoli” sembra che camminiamo con un bersaglio al petto. Ma tant’è, a noi piace guardare solo ed esclusivamente in casa nostra e a fare parlare il campo. Nello sport si vince e si perde e siamo sempre abituati a fare i complimenti nel bene e nel male agli avversari, non a commentarne le gesta».
    Per Giovanni Rugolo «dopo praticamente 20 anni ritorno in serie C. Paradossalmente sarà più difficile ambientarmi in questo campionato perché completamente diverso da quelli giocati negli ultimi anni. Sono qui a Lamezia, e l’ho scelta, perché credo nel progetto che mi ha sottoposto il dg Bertucci e voglio dare una mano per raggiungere grandi obiettivi»

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