Tornata la potabilità dell’acqua, rimane la polemica su come la popolazione sia stata informata

Non pochi infatti i cittadini che hanno contestato l'assunto secondo cui, citando l'ordinanza, ci sia stata comunicazione tempestiva fonica e ai mass media

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    Superata, almeno secondo la comunicazione della Multiservizi sul proprio sito internet, l’ordinanza di non potabilità dell’acqua in alcune zone cittadine, rimane la polemica su come la popolazione sia stata informata.
    Non pochi infatti i cittadini che hanno contestato l’assunto secondo cui, citando l’ordinanza, sia arrivata la comunicazione «immediatamente tramite messaggio fonico nonchè con i mass media la popolazione residente nel territorio dell’ex comune di Sant’Eufemia servito dal punto di prelievo di via Renda (Stella Marina) ed in particolare zona Canneto, via De Sensi, zona Barbuto, zona Savutano, zona Capizzaglie, di non utilizzare l’acqua erogata dalla rete idrica comunale».
    L’ordinanza del Comune sull’albo pretorio prima, e dopo il messaggio sul sito della Multiservizi, ieri sono stati riportati dai vari media senza alcuna comunicazione ufficiale tempestiva, ma solo all’indomani delle analisi effettuate dall’Arpacal che nel punto di prelievo avevano rilevato una Conta Batterica Coliformi a 37°C di 144MPN/100 ml.
    «La Multiservizi parla di messaggio fonico, ma stando a quanto ascoltato da vicini e residenti del mio quartiere nessuno lo ha sentito. Con questo non voglio dire che non sia stato, ma che trattandosi di un discorso salutare è impensabile che nell’era della digitalizzazione, nell’era dei Social Network una società come la Multiservizi si affidi ancora al messaggio fonico quando bastava girare una comunicazione urgente ai media per informare tempestivamente i cittadini di questa grave situazione», contesta uno dei cittadini, reputando che «da genitore e da contribuente al quale viene chiesto, come è giusto che sia, di pagare le fatture del servizio idrico di poter affermare che ancora una volta nella nostra città il cittadino è sempre l’ultimo a conoscere le cose e a non ricevere un servizio adeguato, in questo caso del settore idrico. Ritengo lesivo e pericoloso questo  comportamento nei confronti della popolazione che ricade nelle zone interessate, in quanto si doveva dar corso ad ogni tipo di segnalazione possibile al fine di evitare che i cittadini come me facessero uso dell’acqua sia per bere che per uso alimentare».
    Tra via Perugini e via della Vittoria manca un’adeguata strategia comunicativa da tempo, mancando personale addetto, anche in casi di emergenza come questo della non potabilità dell’acqua: già nel caso del 25 ottobre per località Oppolese (con allarme rientrato l’11 novembre) non si era andati oltre a post sul sito della società municipalizzata.
    g.g. 

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