«La proroga contrattuale degli Lsu determinerebbe le paventate responsabilità erariali e l’esposizione dell’Ente a richieste di risarcimento danni»

Ulteriori chiarimenti alla Regione sui lavoratori socialmente utili richiesti dal Comune di Conflenti

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    Il Consiglio comunale di Conflenti, all’unanimità, ha deliberato di dare mandato al sindaco, Serafino Paola «affinché attivi tutte le azioni ritenute utili ad un chiarimento, presso il competente Dipartimento della Regione Calabria, della posizione del lavoratori socialmente utili contrattualizzati dal Comune di Conflenti fino alla data del 31.12.2017». Questo al termine di lunga discussione del civico consesso convocato per affrontare la delicata questione dei lavoratori socialmente utili che, è scritto in una nota, «dopo oltre un mese dalla scadenza del contratto di lavoro a tempo determinato, pagano con l’indeterminatezza della prospettiva e con la difficoltà a gestire il presente colpe e inadeguatezze proprie di chi doveva governare i processi di stabilizzazione avviati da oltre tre anni».
    Il problema dei precari della Pubblica amministrazione calabrese è deflagrato sul finire dello scorso anno quando la Regione Calabria ha invitato tutti gli Enti interessati a prorogare, ai lavoratori socialmente utili già in forza, i contratti a tempo determinato in scadenza al 31.12.2017. Il presidente Oliverio è intervenuto personalmente lanciando ripetuti appelli per spingere i sindaci a procedere a deliberare le proroghe visto che più di un ragionevole dubbio era stato avanzato sulla legittimità della stipula dei contratti di lavoro a termine anche per l’anno 2018 se ci fosse stata consapevolezza dell’assenza delle condizioni necessarie per procedere, successivamente, alla stabilizzazione. Un nutrito gruppo di sindaci non si è fidato dalle rassicurazioni verbali provenienti dai piani alti della Cittadella ottenendo che il Consiglio regionale delle Autonomie locali ponesse per iscritto, al competente Dipartimento Lavoro della Regione Calabria ed al Dipartimento della Funzione Pubblica presso la presidenza del Consiglio dei ministri, una serie di quesiti tra cui quello, preminente, sulla eventualità che la  proroga del rapporto di lavoro a tempo determinato superiore ai 36 mesi potesse configurare una violazione di legge e conseguentemente determinare un’azione risarcitoria da parte del lavoratore con conseguente danno erariale per la Pubblica amministrazione.
    Nei primi giorni dell’anno, frenetiche riunioni ed incontri istituzionali hanno visto protagonisti funzionari regionali, prefetti, Amministratori locali, Anci, Sindacati con lo scopo di dirimere la questione e tranquillizzare i sindaci, anche quelli che intanto avevano rinnovato i contratti, sulla concreta legittimità dei percorsi di stabilizzazione individuati.
    «Dopo l’incontro che si è svolto presso la prefettura di Catanzaro lo scorso 9 gennaio tra le Organizzazioni sindacali, il dirigente generale del dipartimento Lavoro della Regione ed il presidente di Anci Calabria – ha relazionato il sindaco Paola durante la seduta del Consiglio comunale – ho atteso con apprensione la promessa convocazione da parte dei Funzionari regionali nella speranza di poter individuare soluzioni condivise ed appropriate alle specifiche criticità relative alle proroghe contrattuali degli Lsu nel Comune di Conflenti. Il 15 gennaio, non avendo ottenuto alcun seguito le ripetute telefonate di sollecito, ho inviato una nota al Dipartimento regionale al lavoro con lo scopo di accelerare l’incontro, spinto anche dalla considerazione che, se non affrontata rapidamente la questione, i lavoratori sarebbero rimasti privi di reddito già nel mese di gennaio. Dopo qualche giorno è stato fissato l’appuntamento e, unitamente al Segretario comunale, sono stato ricevuto dal Dirigente Generale del Dipartimento con il quale abbiamo avuto un confronto durato circa 2 ore senza, però, arrivare ad individuare un percorso risolutivo al problema. Il Comune di Conflenti non è in grado, allo stato, di indicare alcuna prospettiva di stabilizzazione a causa dei vincoli imposti dalla Legge in materia di nuove assunzioni e la proroga contrattuale, per come richiesta dalla Regione Calabria, determinerebbe le paventate responsabilità erariali e l’esposizione dell’Ente a richieste di risarcimento danni».
    Intanto il 2 febbraio scorso il Dipartimento della Funzione pubblica presso la presidenza del Consiglio dei ministri, con la circolare n. 8497, ha praticamente riconosciuto la fondatezza dei dubbi sollevati dal gruppo di sindaci che non hanno sottoscritto la proroga dei contratti di lavoro. «Questa situazione – ha aggiunto il sindaco Paola – crea disagio sociale per i lavoratori ma anche grave ripercussioni sulla normale attività dell’Ente a corto di personale. Conflenti ha in pianta organica, tra impiegati ed operai, 5 unità a tempo pieno e 3 a part-time. I 7 lavoratori socialmente utili consentono all’Amministrazione comunale di poter garantire i servizi essenziali alla comunità. Stiamo tamponando la carenza di organico con prestazioni volontarie e, naturalmente, gratuite da parte degli amministratori. Non possiamo però continuare a svolgere per lungo tempo anche le mansioni di accompagnatori degli alunni sugli scuolabus. La Regione Calabria si faccia carico del problema ed assuma una soluzione che sia riguardosa della Legge e sia quindi opportuna, ragionevole quanto improcastinabile».

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