Spazi finanziari dei piccoli Comuni: intesa tra Viscomi e Consiglio Autonomie Locali

La graduatoria verrà effettuata sulla base del numero degli abitanti, partendo dai Comuni che hanno il minor numero 

Più informazioni su


    Il Vicepresidente ed assessore al bilancio Antonio Viscomi ha firmato l’accordo per definire le intese finalizzate alla realizzazione delle operazioni di investimento finanziate con indebitamento o con il risultato d’amministrazione per i piccoli Comuni.

    All’incontro, convocato e presieduto dal Vicepresidente, affiancato per l’occasione dal Direttore Generale del Dipartimento Bilancio, Filippo De Cello, erano presenti in rappresentanza del Consiglio delle Autonomie locali della Calabria, il Vice Presidente Ugo Suraci e il componente dell’Ufficio di Presidenza Pietro Hiram Guzzi.
    Nel corso dell’incontro, l’attenzione dei partecipanti si è rivolta in particolare a stabilire le modalità ed i criteri utili per distribuire gli spazi finanziari per la realizzazione delle operazioni di investimento finanziate con indebitamento o con il risultato d’amministrazione che gli enti locali stessi renderanno disponibili.
    Al riguardo, dopo una approfondita verifica degli effetti e degli impatti finanziari delle varie richieste e tenendo conto dell’estrema difficoltà a cedere spazi finanziari a causa degli stringenti vincoli imposti dalla normativa sul pareggio di bilancio nonché dei gravosi tagli previsti dalla finanziaria statale, il Vicepresidente Viscomi ha ritenuto, nella discrezionalità prevista dalla legge e tenendo conto degli interessi di carattere generale, di poter assicurare anche quest’anno la possibilità di cedere spazi finanziari senza restituzione a favore dei comuni di piccoli dimensioni (sino a 1.000 abitanti), se in regola con i pagamenti della tariffa sui rifiuti solidi urbani e dei debiti pregressi connessi al servizio idrico erogato dalla Regione per gli anni 1981-2004, nel limite massimo di 10 milioni.
    Inoltre, accogliendo in parte le ulteriori richieste dei comuni, coerenti con l’obiettivo del Governo regionale di tutelare le piccole comunità, il Vicepresidente ha concordato sul possibile allargamento della concessione di spazi finanziari a favore dei Comuni aventi una popolazione sino a 3.000 abitanti a condizione: che siano in regola con i pagamenti della tariffa sui rifiuti solidi urbani e dei debiti pregressi connessi al servizio idrico; che si tratti di richieste di entità sostenibile; che riguardino investimenti “cantierabili” in settori ritenuti strategici dalla Regione (sistema idrico integrato; adeguamento sismico delle scuole; edilizia residenziale pubblica; investimenti finanziati da Fondi strutturali comunitari o dal Fondo sviluppo e coesione); che possano essere valutati secondo i criteri di “spendibilità” individuati all’art.2, comma 6, lett. c )e d) del D.P.C.M 21/2017.
    Il Vicepresidente della Giunta ha poi concordato che, qualora a seguito dell’esame e dell’accoglimento delle richieste avanzate dai comuni sino ai 3.000 abitanti residuino ulteriori spazi, sia possibile concedere tali spazi a favore dei Comuni che: rientrano nella fascia di popolazione tra 3.001 e 15.000 abitanti; sono in regola con i pagamenti della tariffa sui rifiuti solidi urbani e dei debiti pregressi connessi al servizio idrico; presentano progetti “cantierabili” relativi, unicamente, ad investimenti finanziati da Fondi strutturali comunitari o dal Fondo sviluppo e coesione, nel limite massimo, per ciascun progetto, di 250.000 euro.
    Il Vicepresidente ha poi concordato con il CAL che la graduatoria verrà effettuata sulla base del numero degli abitanti, partendo dai Comuni che hanno il minor numero. Infine sono state indicate le modalità e i tempi dell’invio delle richieste o delle cessioni di spazi finanziari da parte degli Enti locali (31 marzo 2018), dell’approvazione formale delle Intese (30 aprile 2018) e della comunicazione, agli enti interessati, dei saldi obiettivo rideterminati.
    Dopo aver condiviso le impostazioni dell’avviso sull’Intesa e aver preso atto del regime sanzionatorio cui sono sottoposte le Regioni che non sanciscono le Intese e gli Enti locali che non rispettano le stesse e che non pongo in essere gli adempimenti richiesti dalla vigente normativa, i rappresentanti delle Autonomie locali si sono impegnati a garantire la massima diffusione all’avvio dell’Intesa al fine di raggiungere, entro i termini previsti dal D.P.C.M., la necessaria condivisione.

    Più informazioni su