Mimmo Gianturco aderisce a Fratelli d’Italia

L'annuncio in una conferenza stampa a cui hanno partecipato i candidati alle politiche

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    Alla guida della lista “Sovranità” come candidato sindaco ed eletto consigliere comunale di Lamezia Terme nel 2015, Mimmo Gianturco ha annunciato oggi la sua adesione a “Fratelli d’Italia” nel pomeriggio in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche i candidati alle prossime elezioni politiche: Isabella Rauti, Ernestine Rapani e Fausto Orsomarso.

    «Io e i miei ragazzi – ha spiegato Gianturco – non ci siamo mai accontentati di fare battaglie di retroguardia, così abbiamo dimostrato la serietà e la concretezza necessaria a raccogliere intorno a noi una bella fetta della popolazione lametina, di ogni età ed estrazione, che sulla mia figura e sul mio gruppo ha investito il suo voto e la sua fiducia. Il risultato ottenuto alle amministrative è stato sorprendente ma, d’altro canto, è stato letteralmente conquistato sul campo, come non si vedeva da molto tempo: a suon di proteste e megafoni, ma anche di proposte e sostegno alla cittadinanza, non solo da un punto di vista politico ma anche pratico, con un’attenzione alle problematiche sociali dei lametini che ci ha sempre contraddistinto. Ora, attraverso l’associazione e i circoli ‘Identità Nazionale’ appena costituiti, contiamo di portare quello stesso spirito e quella stessa passione politica all’interno di Fdi».
    Il consigliere uscente anticipa le critiche ritenendo che «dubito che qualcuno abbia le carte in regola per rimproverarmi qualcosa: dopo aver creduto per primo in Calabria al progetto proposto ed essermene fatto pienamente carico, in dieci anni di impegno da coordinatore regionale ho portato il mio ex movimento ad un risultato record; se avessi voluto arrivare prima all’obiettivo, di certo avrei scelto strade più comode e più veloci e non avrei rifiutato alleanze come ho fatto».
    Rimane il problema della coalizione in cui si sta andando ad entrare, composta anche da chi si è criticato in passato, sostenendo di voler «costringere gli alleati di una coalizione forse troppo ampia a mettere seriamente sul tavolo la questione della sovranità, lo stop all’immigrazione, le politiche per la famiglia, l’identità nazionale rispetto ad un’Europa verso la quale siamo scettici ma nella quale vogliamo dire la nostra, anche per affermare il primato della politica sul mercato. Ma il vantaggio è di farlo in un contesto in cui si può davvero, in quanto forza di governo, essere decisivi. Non è più tempo per chiacchiere: è tempo di cambiare questo Paese. E noi siamo qui per questo, con lo slogan che ci è sempre stato caro: prima gli italiani».

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