La terna commissariale affida al Comune di Catanzaro la programmazione lametina dei 18 milioni di euro derivanti da Agenda Urbana

Il tutto troverà sintesi in un protocollo d’intesa che sarà siglato in tempi brevi tra le due amministrazioni

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    Dati i noti problemi di personale e responsabilità in via Perugini, il Comune di Catanzaro affiancherà il Comune di Lamezia Terme sia nella progettualità legata ai fondi europei di Agenda Urbana sia, più in generale, nell’elaborazione di strategie comuni su tematiche come ciclo dei rifiuti, sistema idrico, sistema sanitario.
    Il tutto troverà sintesi in un protocollo d’intesa che sarà siglato in tempi brevi tra le due Amministrazioni, preceduto questa mattina dall’incontro tra il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il presidente della commissione straordinaria del Comune di Lamezia, prefetto Francesco Alecci.
    Il Comune di Catanzaro supporterà la commissione straordinaria di Lamezia sul terreno dell’elaborazione di progetti e individuazione di interventi nell’ambito della cosiddetta Agenda Urbana regionale del POR Calabria, che vede destinati alla città della piana circa 18 milioni di euro per promuovere lo sviluppo dei contesti urbani di riferimento con una particolare attenzione alla competitività dei sistemi produttivi, all’efficientamento energetico, ai settori dell’istruzione e della formazione, al contrasto alla povertà, al disagio abitativo e all’inclusione sociale. In organico a Catanzaro, per altro, figurano anche 2 dirigenti con trascorsi in via Perugini come Antonino Ferraiolo ed Andrea Adelchi Ottaviano.
    Il sindaco Abramo e il prefetto Alecci si sono poi soffermati sulle principali questioni che riguardano i servizi ai cittadini ed hanno affrontato anche le tematiche relative agli ambiti territoriali per l’acqua, i rifiuti, la distribuzione del metano, nonché la situazione dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme. Abramo, infine, si è detto «disponibile ad affrontare la questione del sistema sanitario dell’intera area centrale che si riserva di approfondire con un confronto aperto con la classe politica e dirigenziale di Lamezia Terme. Sicuramente l’ospedale “Giovanni Paolo II”, per la sua importanza e per il grande bacino che serve, non può restare estraneo alle dinamiche che mirano a razionalizzare e potenziare la sanità pubblica».

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