A Trame.8 due incontri dedicati a Lamezia Terme su 5 giorni di programmazione

Il resto del programma ripropone i temi nazionali ed intenzionali sulle mafie, ospiti già visti nelle passate edizioni (magistrati, scrittori, giornalisti, esperti del settore, etc)

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    Da poco terminata in Regione la conferenza stampa di Trame.8, la 5 giorni dal 20 al 24 giugno che avrà come tema “Il coraggio di ogni giorno”. Saranno 2 gli appuntamenti che riguarderanno nello specifico Lamezia Terme dopo il terzo scioglimento per infiltrazioni: il 23 giugno alle 20, in Piazzetta San Domenico, Mario De Grazia, Vittorio Mete (sociologo), ed  Attilio Bolzoni (che nel proprio blog su Repubblica negli ultimi giorni ha ospitato proprio interventi di lancio a Trame) discuteranno del libro di De Grazia “La notte della città. Storie di ordinaria collusione e di tre scioglimenti” edito da Pellegrini Editore; il giorno dopo alle 21.30 a Palazzo Nicotera “In scena. L’inviato in piazza”, l’inchiesta di Carlo Puca (Panorama) su Lamezia Terme per la regia di Giuseppe Di Pasquale.
    Il resto del programma ripropone i temi nazionali ed intenzionali sulle mafie, ospiti già visti nelle passate edizioni (magistrati, scrittori, giornalisti, esperti del settore, etc), laboratori, con a Piazza Mercato Vecchio “TrameFrame” (installazione di Luigi Giudice feat. GLoois a cura di Collettivo Istmo), al Chiostro San Domenico “La voce di Impastato. Volti e parole contro la mafia. Vedo, Sento, Parlo…Sono” (mostra fotografica di Elia Falaschi, tratta dall’omonimo progetto editoriale di Ivan Vadori).

    QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

    Hanno preso parte alla conferenza stampa l’Assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano; Gaetano Savatteri, Direttore Artistico del Festival; Armando Caputo, Presidente Fondazione Trame e Fabio Truzzolillo, che coordina il Progetto #trameascuola. Durante l’incontro è stato anche trasmesso un video messaggio di Anna Lapini, Componente di Giunta per la legalità e la sicurezza di Confcommercio Imprese per l’Italia.
    «L’incipit di questa edizione – ha spiegato il direttore del Festival, Gaetano Savetteri – è la forza quotidiana degli invisibili, dei giusti che esercitano la loro onestà senza slogan né eroismi. Quest’anno Trame torna in un momento difficile per Lamezia, per la terza volta commissariata a causa di infiltrazioni mafiose, e per questo siamo ancora più orgogliosi di portare in questo territorio un messaggio di legalità. Il tema di questa edizione, “Il coraggio di ogni giorno”, vuol proprio sottolineare il fatto che tutti possiamo nella vita quotidiana, con piccoli gesti e scelte, fare la nostra parte per la legalità, anche attraverso la cultura dell’informazione e i libri, che nel bene e nel male, possono anche cambiare la storia».
    L’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano ha sottolineato il prestigio e il metodo utilizzato dal Festival Trame «che non si esaurisce nei giorni relativi all’evento ma prosegue tutto l’anno in un percorso che coinvolge le scuole sul territorio. Per questo la Regione e il Presidente Oliverio ritengono di straordinaria valenza l’organizzazione di Trame tanto da averlo presentato lo scorso anno al Festival del Libro di Torino e sostenerlo attraverso un bando pubblico anche perché valorizza i beni museali e artistici in cui si inserisce», anche se in questi 8 anni non si ci è mai spostati dal “triangolo culturale” alle spalle di corso Numistrano.
    Entrando nella stretta attualità del problema della mafia in Calabria, l’assessore Corigliano ha evidenziato che «bisogna provare a uscire dallo stereotipo che ha contrassegnato la nostra regione per lunghi anni, quella di una terra di ‘ndrangheta. Oggi la dimensione mondiale del problema ci induce a pensare che non è più un problema di un solo territorio, ma un fenomeno molto più vasto che appartiene all’uomo in quanto tale e si annida laddove c’è un nutrimento dell’economia del male. Oggi invece la Calabria esprime un’energia di contrasto ricca di fermenti culturali e positivi. Sarebbe errato non considerare tutto quello che c’è di nuovo e buono nel nostro territorio».
    Armando Caputo, Presidente della Fondazione Trame ha ricordato il sostegno che da sempre il Festival riceve dall’asssociazione anti racket lametina e il coraggio di tanti imprenditori che nonostante talvolta lo sconforto decidono di credere ancora nel riscatto sociale.
    «Trame scuole – ha infine dichiarato Fabio Truzzolillo – è un progetto che l’anno scorso ha coinvolto circa 1000 studenti tra scuole elementari, medie e superiori. In molti casi i ragazzi delle scuole hanno adottato un libro e sviluppato un percorso analitico che li ha condotti all’elaborazione critica e alla conoscenza dell’autore».
    Il programma di Trame è frutto di diversi contributi importanti di Legambiente, Confcommercio, Treccani. Novità di quest’anno è la collaborazione con il Sindacato Nazionale Giornalistici Cinematografici Italiani (Sngci) che da 73 anni assegnano i Nastri D’Argento e che quest’anno insieme a Trame hanno attribuito il Nastro della Legalità, un riconoscimento al cinema e alla televisione che esprime e difende il valore civile e resistenza contro ogni mafia, che sarà assegnato al film Nato a Casal di Principe di Bruno Oliviero.
    Tra i libri quello sul racket della droga, del quale parlerà Nicola Gratteri con Gaetano Savatteri presentando il volume Fiumi d’oro (di N. Gratteri e A. Nicaso); sul dramma dei profughi, raccontato da Francesco Viviano, autore di Non lasciamoli soli (F. Viviano e A. Ziniti); sul terrorismo, del quale Rosario Aitala, autore de Il metodo della paura, spiegherà i meccanismi e il sistema di disvalori; gli affari sporchi della ‘ndrangheta saranno al centro di un dibattito ispirato dal volume Santisti, di Arcangelo  Badolati; l’abbandono del territorio alla corrosione mafiosa, che sarà descritto  da Daniela De Leo, autrice di Mafie e urbanistica; l’allontanamento dei minori dai nuclei familiari mafiosi, nuova frontiera della lotta al crimine, dal libro Rinnega tuo padre di Giovanni Tizian.
    Tante anche le occasioni di spettacolo in anteprima nazionale, sempre sul tema della legalità: La terra è di cu la travagghia. Pensieri e parole dei sindacalisti uccisi dalla mafia con Moni Ovadia e Mario Incudine, con una introduzione dedicata a Soumayla Sacko, sindacalista maliano ucciso pochi giorni fa in provincia di Vibo Valentia. Ancora, l’anteprima nazionale della web serie Il titolare, black comedy di Confcommercio sui temi della legalità e della sicurezza nella quale il protagonista, l’imprenditore Enea – interpretato da Sergio Vespertino – si trova ad affrontare il pizzo, l’abusivismo, le rapine, la corruzione, in una sorta di mondo capovolto o ideale, nel quale, ad esempio, è l’estortore che deve essere consolato perché chiedere il pizzo non e’ più di moda. Intervista impossibile a Don Mariano: Gaetano Savatteri intervista Don Mariano Arena (interpretato da David Coco), il boss de il giorno della Civetta.
    Torna anche il concorso I Quaderni di Trame, in collaborazione con la casa editrice Melampo che seleziona ogni anno ricerche, saggi, inchieste di giovani autori under 35 che abbiano per tema le mafie, le forme di contrasto alle mafie, testimonianze o biografie di persone impegnate sul tema dei diritti contro ogni forma di criminalità organizzata. Vincitrice di questa edizione è stata Arianna Zottarel con il libro La mala del Brenta.
    Nell’ambito di Trame di Memoria ideato e curato da Fabio Truzzolillo è nato il libro L’altra metà di Yusuf, che verrà presentato al festival e che raccoglie il punto di vista dei bambini sulla mafia.

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