No Palasparti, No A2 per la Top Volley Lamezia

Nulla di fatto nell'incontro mattutino in via Perugini in merito ai lavori necessari a riaprire l'impianto

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    «L’ennesimo rinvio, l’ennesimo nulla di fatto, l’ennesima dimostrazione di incompetenza e di superficialità, di menefreghismo e di incapacità amministrativa» vengono indicate dalla Top Volley Lamezia come motivo di una scelta drastica: senza Palasparti aperto al pubblico, la società giallorossa non si iscriverà al campionato di serie A2 di volley maschile, traguardo conquistato sul campo al primo anno di attività agonistica.
    «Dal comune di Lamezia Terme arrivano ancora segnali poco incoraggianti in merito alla riapertura al pubblico del Palazzetto dello Sport Alfio Sparti (ancora da quantificare con precisione tutti i lavori da fare  e quindi i costi da sostenere) e i tempi stretti imposti dalle procedure di iscrizione al prossimo campionato di Serie A2 di Volley mettono la Conad Lamezia di fronte ad una scelta difficile ma purtroppo inevitabile», si precisa nella nota stampa, «senza il proprio palazzetto, e di conseguenza senza i propri tifosi, la squadra sarebbe costretta ad emigrare lontano da Lamezia per giocare le gare del proprio campionato (il palazzetto di Pianopoli non potrebbe infatti ospitare gare di Serie A2). Un’eventualità che la società non vuole neanche prendere in considerazione e che vedrebbe i giallorossi giocare sempre fuori casa, sempre lontano dalla propria città e dal proprio pubblico. Di fronte a questa situazione la società si vede costretta a prendere una decisione che mai avrebbe voluto prendere, specie dopo tutti gli sforzi fatti per raggiungere questo campionato».
    Se la Conad non avrà il Palazzetto Alfio Sparti per la stagione 2018/2019 la stessa sarà costretta a non iscriversi al campionato. «Riportare la pallavolo che conta a Lamezia era l’obiettivo di questa società che si è impegnata al massimo per riconquistare la Serie A2 e riaccendere la passione degli amanti del volley, una passione che, evidentemente, da Via Perugini non si intende continuare ad alimentare. A noi non resta altra scelta che alzare bandiera bianca, avete vinto voi, contro la nostra volontà», è l’amara conclusione. Ora spetterà anche alle altre società che usufruiscono dell’impianto di via Marconi esporsi pubblicamente.

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