Ordinanza antialcool fino a domenica, gli esercenti valutano l’azione di autotutela

Per il legale Luisa Cimino non esisterebbero i presupposti che il corpo dell'ordinanza richiama, travisando i presupposti ed andando così nell'eccesso di potere

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Una cinquantina di attività sono coinvolte dall’ordinanza antialcool emessa ieri e che vieterà la somministrazione di alcolici dalle 18 alle 2 da oggi fino a domenica non solo all’esterno dei locali, ma anche all’interno, al di là di quale sia il contenitore, sebbene la circolare Gabrielli citi solo vetro e lattine. Un divieto che per gli esercenti vuol dire chiudere per 5 giorni, non potendo somministrare gran parte delle bevande che vanno dalla birra ai superalcolici.
    L’ordinanza infatti vieta «la somministrazione e vendita per asporto di bevande alcoliche da parte dei soggetti esercenti le attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande e dei circoli privati che si trovano lungo le seguenti vie cittadine: Corso Numistrano, Piazzetta San Domenico, Corso Giovanni Nicotera, Via Carducci, Piazza Mercato Vecchio, via Sottotenente Notaro, Piazza San Giovanni, Piazza Sacchi, Via Mons. Moietta, Via Garibaldi, via Ubaldo De Medici, via Ettore e Ruggero De Medici, Salita Fratelli Maruca, via Pasquale Celli, Via Lissania».
    Non è servito il confronto con il presidente della terna commissariale, Alecci, che ha invece ieri perorato la legittimità della scelta seguendo direttive della Prefettura (non fornite però in casi simili sempre per eventi lametini), mentre gli esercenti hanno optato invece per valutare l’azione di autotutela dando mandato ad un legale, Luisa Cimino.
    In conferenza stampa si contesta come l’affluenza di Trame non vada oltre le 200 persone ad incontro, con un target di età che va dai 25 ai 65 anni, non rientrando così in eventi richiedenti misure di sicurezza di tipo così alto, né per altro aumentando il volume di affari delle stesse attività di corso Numistrano e vie attigue.
    Per il legale per questo «non esistono i presupposti che il corpo dell’ordinanza richiama, travisando i presupposti ed andando così nell’eccesso di potere», facendo così anche riferimento agli atti che l’organizzazione (Fondazione Trame) avrà dovuto presentare (piano di safety e security) «in cui dovrebbero comparire già le misure necessarie che valgono all’interno dei locali interessati dalla manifestazione, non tutto intorno. Altre discrasie nell’ordinanza sono l’assenza di parametri in merito alla gradazione delle bevande che si possono servire, o il divieto per la Notte Bianca che riguarda un’altra zona della città».
    L’ordinanza, pubblicata last minute, non è stata per altro notificata a tutti i diretti interessati (secondo il legale non basterebbe la sola pubblicazione sull’albo pretorio dato il divieto così stringente), ed essendo vigente da oggi ora si apre la corsa contro il tempo essendo il termine fissato a domenica: una sospensiva da parte del Tar potrebbe non arrivare in tempi brevi, o quanto meno sanare il problema da qui a domenica, e l’ultima settimana di giugno con le festività di San Pietro e Paolo potrebbe avere il medesimo tenore (mentre nei casi precedenti lametini, come le fiere di San Francesco di Paola e Sant’Antonio o la recente festa dell’arte, si ci era limitati solo al divieto di vendita di bevande in contenitori in vetro o lattine).
    Altro aspetto oggetto dell’ordinanza è quello dei rifiuti lasciati in giro, vietati dall’atto amministrativo (anche se lo sarebbero in principio dal buon senso civico), con gli esercenti che rimarcano come manchi in primis la presenza di appositi contenitori per la raccolta differenziata o su strada.
    Dall’organizzazione di Trame (che in questi mesi di polemiche cittadine tra sport e cultura mai hanno preso una posizione o lasciato un messaggio, se non nel dare ospitalità agli atleti della Lucky Friends “sfrattati” dal Comune da Palazzo Panariti) si ci limita a consegnare un messaggio a caratteri bianchi su sfondo nero, in cui si parla di tutela delle libertà e del rispetto delle regole, ma soffermandosi solo sull’aspetto della chiusura della biblioteca indicata secondo gli organizzatori da una zelante burocrazia comunale: la stessa però da oggi ha concesso loro Palazzo Nicotera (il patrocinio è stato pubblicato in tarda mattinata), gli utenti delle aule studio non potranno entrarvi per decisione della commissione sui pubblici spettacoli nonostante le “scuse postume” degli organizzatori del festival che proprio di libri parla. Per i locali del centro nessun riferimento, anche perché il bicchiere della staffa dalle 2 di notte in poi si potrà comunque avere, se qualche locale sarà aperto in zona.

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