La Diocesi di Lamezia Terme ospita il primo corso di Canto gregoriano regionale organizzato dall’Organizzazione Cori Calabria

Il seminario ha avuto lo scopo di offrire un’introduzione generale al canto gregoriano sotto il profilo storico, liturgico e musicale, condotta da Licia Di Salvo

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    Il 9 e 10 giugno si è svolto a Lamezia Terme, presso il salone del Seminario diocesano, il primo corso di canto gregoriano regionale, a cura dell’Organizzazione Cori Calabria presieduta da Gianfranco Cambareri.

    Il seminario ha avuto lo scopo di offrire un’introduzione generale al canto gregoriano sotto il profilo storico, liturgico e musicale, condotta da Licia Di Salvo, specialista nel settore e da anni impegnata nella valorizzazione e diffusione del canto gregoriano in qualità di direttore dell’ensemble vocale Ancillae Domini.
    «Promuovere il canto gregoriano oggi significa attingere alla purezza della liturgia, alla fonte primigenia dell’incontro con Dio in un itinerario di bellezza e di armonia- afferma Licia Di Salvo- un canto che è storia d’amore con la Parola, legame indissolubile con la preghiera e per questo vivificante nel momento in cui si attualizza».
    «Ho voluto fortemente attivare un corso di Canto gregoriano – ha proseguito Cambareri – perché ritengo sia la base per qualsiasi musicista, direttore o corista che si avvicini alla musica sacra. Oltre a rappresentare la storia della liturgia è in grado di restituire l’immagine viva e fedele di una tradizione che per oltre un millennio, ha dato un’adeguata espressione alla fede cristiana».
    Il corso si è concluso con un concerto nella Chiesa di Santa Caterina, a cura delle Ancillae Domini con la partecipazione dei stessi corsisti che si sono cimentati nella direzione di alcuni brani del repertorio dell’Ufficio e della Messa.
    Le Ancillae, dirette da Licia Di Salvo, hanno aperto l’evento con una meditazione musicale sulla figura di Maria, recentemente festeggiata come “Madre della Chiesa” e rappresentata in un itinerario di matrice ecumenica, spaziando dal canto bizantino a quello romano, dalla tradizione calabrese a quella inglese e spagnola.
    Al termine, Cambareri ha consegnato gli attestati ai corsisti presenti, auspicando una programmazione cadenzata di incontri formativi per la preparazione di momenti liturgici significativi.
    Le Ancillae Domini continuano con impegno e passione la valorizzazione del canto gregoriano certe che la spiritualità non sia patrimonio di pochi, ma che cantare amantis est, perché il canto avvicina e accomuna chiunque con esso sappia amare e pregare.

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