Ad un anno dalle elezioni nuova sigla politica, sotto forma di associazione intitolata a Graziella Riga

Si dichiara la volontà di riaprire le discussioni sui temi sociali e civici rifacendosi alla storia dell'ex parlamentare lametina.

Più informazioni su


    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Ad un anno dalle elezioni nuova sigla politica, sotto forma di associazione intitolata a Graziella Riga, che dichiara la volontà di riaprire le discussioni sui temi sociali e civici rifacendosi alla storia dell’ex parlamentare lametina.
    Tra i promotori Salvatore D’Elia evidenzia come «ci sono tante associazioni in città, noi diamo il via ad un progetto che segue un’ampia discussione sui fatti avvenuti in città, cercando di rilanciare a Lamezia Terme la partecipazione democratica: perché è il Comune commissariato, non la democrazia, non c’è stata una reazione civile né un dibattito dopo lo scioglimento. Ma anche le elezioni di marzo hanno dato un chiaro segnale su quale sia il clima in Italia rispetto al dibattito politico, ed alcune nomine politiche a livello provinciale denotano come sia plausibile un altro scioglimento del consiglio comunale perché si stanno riproponendo medesimi schemi».
    Daniela Grandinetti esalta il lascito politico e formativo della Riga, «essendo arrivati determinati insegnamenti in un periodo storico di mutamento per l’Italia», e da docente reputa che «la volontà di interessarsi della politica non è vero non ci sia, magari come associazione si potrà far riscoprire la partecipazione attiva e non solo sui social. Lamezia ha da un lato una grande vivacità e ricchezza culturale, anche giovanile, dall’altro ha perso la valorizzazione di queste stesse peculiarità».
    Giovanna Gallo lamenta l’attuale fase cittadina «in cui ogni giorno emergono problemi ed istanze dal mondo dello sport e della cultura in merito alle difficoltà strutturali», mentre, rifacendosi alla propria esperienza di consigliere comunale durante la seconda amministrazione Speranza (ad ascoltare nella sede dell’associazione Samarcanda diversi esponenti di quel centrosinistra), Antonello Sdanganelli valuta che «il programma della terna commissariale non si esaurirà in 24 mesi di permanenza (sebbene ancora vigente sia il periodo di 18 mesi, senza una proroga ufficiale che potrà arrivare solo con il nuovo anno, nb), ma dovrà essere concluso inevitabilmente dalla prossima amministrazione comunale eletta», puntando così il dito contro l’ipotesi dell’approvazione del Psc da parte della terna commissariale («non si può ratificare quanto deliberato da un’amministrazione sciolta per infiltrazioni», sostiene l’ex consigliere, ma non citando i tempi ormai scaduti che comporterebbero da mesi un commissariamento dello stesso strumento urbanistico da parte della Regione).
    Clementina Fittante inserisce invece nel dibattito il tema del lavoro e della sua ricerca da parte dei giovani nel chiarire che «le nostre discussioni saranno anche di livello nazionale, non solo locale, anche per distinguere quanto emerge online e quanto divulgato dalla stampa meno buona».
    Prese di posizione e chiarimenti arriveranno con il tempo, come così come già visto in questi mesi post scioglimento con altre sigle di entrambe le fazioni politiche cittadine: tutti pronti ad approfondimenti e dialoghi da qui al prossimo anno, in cui ci saranno elezioni europee, regionali e locali.

    Più informazioni su