Psc, per Pasquale Materazzo scadute le norme di salvaguardia sarebbe tutta da rifare la procedura

Tempi non compatibili col mandato a termine della Commissione Straordinaria, ma la Regione avrebbe dovuto già commissariare lo strumento

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    Ricordando che «l’art. 60 della legge regionale n.19/02 comma 3 stabilisce che le misure di salvaguardia decorrenti dalla data di adozione del PSC hanno validità massima in 3 anni, ampiamente trascorsi, il che ha prodotto una frattura alla continuità procedimentale», secondo l’ingegnere Pasquale Materazzo, «bisogna procedere all’annullamento della delibera di adozione, in quanto dovendo procedere a nuova adozione, comporterebbe l’esistenza di due Piani adottati. La nuova adozione dovrà verificare cosa è cambiato sul territorio dopo la decadenza dei tempi di salvaguardia, decidere sugli emendamenti approvati in Consiglio riguardanti Via del Progresso e Via delle Terme, modificare il Piano in base alle osservazioni ricevute, confermare le scelte che hanno portato al Piano Crocioni. La nuova adozione comporterà la riapertura dei tempi per presentare  nuove osservazioni, rispondere alle osservazioni, avere  il parere motivato espresso dall’Autorità competente per la VAS che andrà pubblicato per avere le osservazioni su esso e andare all’approvazione definitiva.
    Quindi la previsione dell’ingegnere è che «riscontrata la competenza degli attori nella stesura del PSC di Lamezia, la stima dei tempi non credo che siano compatibili col mandato a termine della Commissione Straordinaria», la cui volontà è invece quella di concludere il procedimento in atto, anche se a tempo scaduto, termine che una volta superato avrebbe comportato il commissariamento dello strumento urbanistico da parte della Regione. 

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