Terme di Caronte scenario il 9 agosto di ‘Liriche, note e… sotto le stelle di San Lorenzo’, il prossimo anno dei 100 anni di Federterme

La manifestazione ideata e promossa dall’Associazione culturale San Nicola per la sera del 9 agosto costretta ad abbandonare le originarie radici ma rimanendo fedele al proprio mandato culturale.

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Sarà il parco delle Terme di Caronte il palcoscenico d’eccezione per la quinta edizione di “Liriche, note e… sotto le stelle di San Lorenzo”, la manifestazione ideata e promossa dall’Associazione culturale San Nicola per la sera del 9 agosto costretta ad abbandonare le originarie radici ma rimanendo fedele al proprio mandato culturale.
    Nella conferenza stampa tenuta nella sala convegni ottenuta riqualificando parte della vecchia struttura termale (fermi per i vincoli della sovraintendenza i lavori a quanto rimane della chiesa dei 40 martiri, potrebbero invece riprendere dopo l’estate i lavori per completare la vasca all’aperto all’interno dell’impianto), a rappresentare la società termale Emilio Cataldi, che annuncia come nel 2019 lo stesso stabilimento ospiterà un’altra manifestazione organizzata da Federterme in occasione dei 100 anni dell’associazione di categoria.
    «Oltre 300 anni di attività ininterrotta delle Terme Caronte e della famiglia Cataldi a Lamezia Terme rappresentano – secondo il messaggio del Presidente di Federterme Confindustria Costanzo Jannotti Pecci – un esempio emblematico della evoluzione dei valori dell’accoglienza e dell’ospitalità per le cure termali e delle interrelazioni con il territorio di riferimento. Sono valori ed un’esperienza preziosa che abbiamo ben presente nell’attività del sistema Federterme. Colgo l’occasione per anticipare che Federterme sarà presente alle Terme Caronte, nel 2019, per celebrare insieme i primi 100 di Federterme».
    Cataldi ricorda poi anche i progetti portati avanti con l’ex senatore Petronio, la cui figura sarà ricordata il 9 agosto, tra cui «collegare l’idea di un nuovo complesso termale a quello di un polo fieristico in ottica Fieragricola, poi tramontato per ostracismi politici. Di tutto quello previsto è rimasto solo un plastico».
    Il sodalizio guidato da Pino Morabito ha organizzato una serata che si articolerà in diversi momenti fatti di teatro, poesia e musica; non mancherà, come ogni anno, l’omaggio alla memoria di personaggi illustri. Nell’anfiteatro delle Terme saranno rappresentati dei testi in vernacolo di cui è autore Salvatore De Biase, socio onorario dell’associazione.
    Lo stesso Morabito ringrazia la società che ospiterà la serata, i collaboratori, sottolineando «la mission di voler far rivivere antichi scorci, come successo per piazzetta Santa Lucia. Ora per i motivi organizzativi comunali, noti a tutti, ci siamo spostati in un altro luogo simbolo della città come Caronte e le sue terme, una location che torna ad essere scenario degli spettacoli».
    Anche in questo caso quindi l’interpretazione della circolare Gabrielli ha comportato un cambio di programma, essendo arrivato il diniego del Comune a fine giugno, «ed appena si è ventilata la voce di dover traslocare il sindaco di Falerna si era già offerto di ospitarci», spiega Morabito, «noi siamo rimasti comunque all’interno di Lamezia, ma dovendo lasciare il luogo originario del nostro progetto. Ci è andata bene di trovare la piena collaborazione della società che gestisce la struttura termale».
    Il 9 agosto due i momenti in vernacolo: Pino Mete, Angela Isabella e lo stesso Salvatore De Biase daranno vita ad un ipotetico dialogo fra Dante Alighieri e Caronte, il Caron dimonio dagli occhi di bragia della Divina Commedia, che traghetta le anime dannate all’inferno. Ispirandosi al grande capolavoro della letteratura italiana, l’autore ha voluto riproporre con ironia uno spaccato della dolente umanità narrata dal sommo poeta, tratteggiando un profilo del tutto inedito dello stesso Dante.
    Altra opera di De Biase che sarà portata in scena è “Adamu ed Eva”, ovvero una narrazione tutta sui generis della creazione del genere umano; l’incontro della prima donna col primo uomo viene raccontato, alternando momenti di ilarità e di grottesca comicità, ad una consequenziale analisi della realtà. Si tratta di due lavori di teatro in poesia con cui l’autore esalta il vernacolo, la tradizione antica e genuina del dialetto che l’associazione da sempre difende e promuove.
    La finalità è quella di dare uno sguardo ad un mondo apparentemente lontano, fuori luogo e fuori tema, ma in verità sempre attuale; un universo sempre alle prese, ieri come oggi, con quelle tematiche forti che caratterizzano l’esistenza umana, l’evolversi di ogni epoca. La regia sarà curata da Maria Scaramuzzino, l’accompagnamento musicale sarà affidato a Francesco Sinopoli. Ospite della serata Roberto Fabietti, direttore della Filarmonica di Chiusi; ad allietare il pubblico anche i giovani talenti lametini Salvatore Mete e Francesca Torcasio che si esibiranno nel canto. La serata sarà condotta dal giornalista Pietro Melia.
    Nel corso della manifestazione saranno ricordati il Senatore Giuseppe Petronio e l’Avvocato penalista Felice Manfredi, due figure di alto prestigio che hanno contribuito fattivamente alla crescita del territorio e al bene della comunità.
    Come è ormai consuetudine, l’associazione assegnerà anche delle targhe a dei nuovi soci onorari che quest’anno saranno Padre Antonio Bonacci appartenente e all’Ordine dei Minimi, per molto tempo assistente spirituale del sodalizio; e alla Top Volley Lamezia e al Cosenza Calcio, nelle persone di Salvatore Rettura ed Eugenio Guarascio, per meriti sportivi. 

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