Sanità, il 2017 ha certificato un debito di 101 milioni di euro, mentre il piano operativo approvato dal Governo prevedeva un debito pari al 50% di quello certificato

Incontro in Cittadella tra direttori generali di Asp ed Aziende Sanitarie con Oliverio e Pacenza

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    Il presidente Mario Oliverio ed il suo delegato alle politiche sanitarie Franco Pacenza, insieme al direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie Bruno Zito, hanno incontrato nel pomeriggio in Cittadella i direttori generali delle Aziende Ospedaliere  e delle Aziende Sanitarie Provinciali. L’attuale situazione, la valutazione di Oliverio in ordine ai dati dell’anticipazione del rapporto Svimez, il mutato quadro di contesto nazionale, l’apertura di una nuova e necessaria fase in relazione al rapporto tra Aziende e Regione,  gli argomenti che il presidente della Regione ha posto al centro della partecipata riunione dalla quale sono venute indicazioni e riflessioni. «La prima ha riguardato il fatto che mentre il rapporto Svimez pone per la Calabria indicazioni estremamente positive, nel contempo, evidenzia  perseverante difficoltà e sofferenze per alcuni aspetti in relazione alla sanità quali l’insufficienza dei Lea, l’aumento della mobilità passiva. Un quadro- ha rimarcato il presidente Oliverio- che permane complicato, difficile e che richiede l’apertura di una nuova fase. Un nuovo percorso, che dovrà riguardare  tanto il ruolo della Regione quanto la indispensabile concertazione con le Aziende», richiedendo «una forte impostazione sinergica per tendere efficacemente alla ricerca delle soluzioni dei problemi che permangono, ed in più da  un commissariamento  che li ha aggravati».
    Del percorso che la Regione intende avviare fa parte anche la decisione  di affidare il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie al dottor Bruno Zito: «un punto di partenza, questo, per la riorganizzazione dell’importante dipartimento regionale» reputa Oliverio, mettendo in luce «una interlocuzione avviata con il Ministero della Salute, utile per affrontare una serie di questioni».
    Condivisa da parte di tutti i direttori  generali l’impostazione del presidente e la necessità di costruire percorsi concertati e condivisi da Aziende e Dipartimento, anche se nell’interlocuzione manca un altro attore principale: il commissario al piano di rientro.
    «Nove anni di piano di rientro e relativo commissariamento- si è evidenziato nella nota stampa inviata – hanno prodotto un rinsecchimento di professionalità sia nel Dipartimento che nelle Aziende; professionalità complesse né si inventano né si costruiscono in una stagione. Va messo in moto un piano straordinario che rafforzi competenze e professionalità mirate in ogni parte del sistema, facendo della competenza la sola discriminante».
    Si è convenuto così di continuare già nelle prossime settimane con incontri specifici, coordinati dal Dipartimento regionale e che puntano ad avere un governo sistematico di tutti i processi, primo fra tutti l’equilibrio finanziario.
    Con preoccupazione si è sottolineato nella nota che «il 2017 ha certificato un debito di 101 milioni di euro, coperto con l’intera fiscalità regionale, mentre il piano operativo approvato dal Governo prevedeva un debito pari al 50% di quello certificato. Proprio per queste ragioni nei prossimi giorni si terrà una apposita verifica sulle prime due trimestralità dell’anno in corso. Una seconda verifica riguarderà il rafforzamento della Stazione Unica Appaltante, strumento strategico ai fini della trasparenza e della economicità del sistema».

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