Riprendono i lavori al Bastione di Malta, ma prima bisogna ripulirlo dalle deiezioni degli uccelli

Non aumenta però il costo totale dell'appalto originario, essendo i 6.405 euro già imputati come 'imprevisti' all'interno dei 498.500 coperti da mutuo già contratto con Cassa Depositi e Prestiti.

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    Nuovi costi imprevisti per il recupero del Bastione di Malta, che da simbolo del gonfalone della città di Lamezia Terme negli ultimi anni è stato al centro di polemiche ma anche “voliera comunale” non autorizzata.
    Se da Via Perugini, infatti, fanno sapere che «sono recentemente ripresi i lavori pubblici di ‘acquisizione e valorizzazione del Bastione di Malta’», nella stessa determina si rammenta che «a causa di una lunga sospensione dei lavori, protrattasi per circa 3 anni, gli ambienti interni dell’edificio sono stati parzialmente rioccupati da uccelli con la conseguente, consistente presenza di loro deiezioni. Al fine di garantire la praticabilità degli ambienti e la conseguente esecuzione dei lavori di restauro occorre preliminarmente provvedere alla sanificazione, con disinfezione e disinfestazione, degli spazi interni dell’edificio, individuando gli operatori economici specializzati nella categoria di servizi coerenti con quanto indicato in oggetto ed in possesso dei previsti requisiti di legge».
    L’appalto da aggiudicare nel giro di 15 giorni tramite richiesta di offerta sul mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni ha così per oggetto il “servizio di pulizia generale e di disinfezione e disinfestazione dell’edificio”, una pulizia straordinaria, una-tantum, legata ai lavori di restauro del monumento.
    Non aumenta però il costo totale dell’appalto originario, essendo i 6.405 euro già imputati come “imprevisti” all’interno dei 498.500 coperti da mutuo già contratto con Cassa Depositi e Prestiti.
    g.g.

     

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