Candidabilità ex sindaco Mascaro, continuano le reazioni della politica non solo lametina

Se al momento il centrosinistra lametino non si è esposto in comunicati di commento alla sentenza del Tribunale di Lamezia Terme che ha decretato incandidabili gli ex consiglieri Giuseppe Paladino e Pasqualino Ruberto, assolvendo invece l’ex sindaco Paolo Mascaro, dalla sponda opposta dell’istmo Alessia Bausone del Pd reputa che «se da un lato si riabilita Mascaro per quanto riguarda il dato formale, nella sostanza si certifica il fallimento della sua proposta di governo cittadino», sebbene la stessa sentenza parli di condizionamento «della formazione del consenso elettorale e quindi dell’elezione dei componenti del consiglio comunale, e dell’imparzialità dell’azione amministrativa in senso tecnico» ma poi sottolinei come «emerge una non irrilevante azione del Sindaco a tutela della legalità, risulta altamente incerta la possibilità di ritenere responsabile il Mascaro, anche per omessa vigilanza» avendo la difesa del Mascaro «provato documentalmente come una parte rilevante delle delibere comunali indicate come irregolari dalla Commissione di Accesso, fossero mere esecuzioni di delibere della precedente amministrazione, ridimensionando cospicuamente, quindi, una sua responsabilità. D’altra parte emerge dagli atti un non secondario impegno di contrasto alla criminalità del Sindaco, anche tramite la Giunta Comunale».
Per Luigi Villella di Mtl «essendo stati parte integrante dell’ultima amministrazione eletta a Lamezia, con consiglieri e assessori, conosciamo benissimo i veri problemi che oggi,  soprattutto dopo lo scioglimento, insistono nel Comune di Lamezia, ma sicuramente questa sentenza oltre a ridare serenità all’uomo Paolo Mascaro ridà dignità al popolo lametino», rilanciando già un prossimo impegno elettorale poiché «archiviata questa pagina di giustizia, forti dei nostri numeri, siamo pronti ad affrontare le nuove sfide che interessano il nostro territorio». 
g.g.