Francesco Carito punta nuovamente il dito contro il fenomeno della prostituzione e dello sfruttamento delle donne nel lametino

Il rappresentante del Pd sollecita interventi da parte dei 2 parlamentari lametini sull'argomento.

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    Francesco Carito, tesserato lametino del Pd, punta nuovamente il dito contro «il fenomeno della prostituzione e dello sfruttamento delle donne nel lametino e, in particolare nella zona di Sant’Eufemia, che rappresenta uno scenario al quale i cittadini, i turisti e i pendolari, loro malgrado, assistono quotidianamente e nelle ore più disparate. La magistratura opera con intensa attività contro la tratta, lo sfruttamento, il favoreggiamento e l’induzione alla prostituzione. Giusto pochi giorni fa, sono stati tratti in arresto, su ordine del GIP del Tribunale Lamezia Terme, due uomini rei di essere gli autisti di alcune donne che si prostituivano nella nostra città. Ma, molte sono state le inchieste dei Giudici in questi ultimi anni, dalla nota operazione “On the road” nel 2016 all’inchiesta “Locomotiva” dello scorso dicembre, che toccò proprio la zona di Sant’Eufemia che fino a poco tempo fa era considerata zona di pregio, ma che, ormai, e non rischio smentita, è identificata come punto di ritrovo della prostituzione e quindi dei relativi “clienti”».

    Carito ricorda le ordinanze emanate sia dall’amministrazione Mascaro nel 2016, che dalla terna commissariale ad aprile, e che «il comandante della polizia locale Salvatore Zucco ha da tempo intensificato i controlli  “antiprostituzione”, nonostante una carenza di organico nota a tutti e lamentata più volte dallo stesso. Ma, altrettanto fondamentale deve essere la tutela e il sostegno alle donne-vittime, spesso straniere (provenienti dalla Nigeria, dal Senegal e dalla Bulgaria) con l’attivazione e il finanziamento di appositi progetti, previsti sulla carta dalle ordinanze. Esempi eccellenti di come anche l’associazionismo lametino si sia mosso sono facilmente riscontrabili, come nel caso dell’associazione Comunità Progetto Sud di Don Giacomo Panizza che in partnership con altre realtà del territorio tra cui la Caritas Diocesana ha lanciato da tempo il programma B.U.S. (Buone Uscite dallo Sfruttamento) per favorire percorsi di emancipazione e di integrazione sociale, anche con la previsione di tirocini e borse lavoro ed una rete sanitaria “del dono” per coinvolgere professionisti di area medica, indispensabili per il “recupero” della persona».
    Il rappresentante del Pd sollecita così interventi da parte dei 2 parlamentari lametini sull’argomento.

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