Aggressione a cittadino domenicano a Falerna, tra le reazioni di sdegno anche la richiesta di revoca della licenza al ristorante

Condanne da parte dell'assoaizione Graziella Riga, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo

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    Una violenta aggressione a sfondo razzista davanti ad un ristorante di Falerna, nei confronti di un cittadino dominicano, che era con la compagna, una donna di Lamezia Terme, e la madre di lei. E’ accaduto la sera di Ferragosto nella cittadina tirrenica, con più persone intervenute per pestare l’uomo e chi lo accompagnava. Solo la compagna, che è incinta, e’ stata risparmiata dalle violenze. Una denuncia e’ stata presentata al Commissariato di polizia di Lamezia Terme, e secondo quanto riferito l’uomo sarebbe stato attaccato con frasi inequivocabili: “Vai via negro di m… “, “In Calabria non vogliamo negri”. Tutto sarebbe iniziato in un ristorante sul lungomare della cittadina, dove i tre si erano fermati per cena. Ci sarebbe stata qualche tensione per alcuni piatti serviti in maniera non corretta, ma nulla che potesse fare pensare all’epilogo violento.
    A corredo, oggi pomeriggio, la scia di comunicati di denuncia. Per l’associazione politico – culturale “Graziella Riga” «l’episodio accaduto nei giorni scorsi sul lungomare di Falerna è agghiacciante. Quel clima di intolleranza e violenza, di cui purtroppo la cronaca nazionale ci restituisce ogni giorno casi in tutto il Paese, fa vittime anche sul nostro territorio. E’ il segnale che non dobbiamo abbassare la guardia! E non possiamo abbassare la guardia neppure di fronte  alle parole  e agli slogan che alimentano forme di intolleranza e razzismo».
    Rifondazione Comunista commenta con il segretario regionale Pino Scarpelli che chiede «al Sindaco di Falerna ed al Prefetto di Catanzaro di attivarsi immediatamente, nel caso venisse confermata la circostanza che l’aggressione verbale, prima di quella fisica, sia stata messa in atto all’interno di un ristorante, affinché allo stesso locale venga sospesa e revocata la licenza».
    Per Potere al Popolo del Lametino e del Reventino «tutto ciò dovrebbe scandalizzarci e indignarci, ma la cronaca degli ultimi mesi ci racconta che la caccia al migrante (verbale, fisica o a pistolettate), sembra essere divenuta sport nazionale fomentato dal governo fascio-leghista-grillino».
    Condanna anche dalla parte opposta politica. Per il segretario regionale della Lega, il parlamentare lametino Domenico Furgiuele, «la violenza a sfondo razzista che ha travolto lui e i propri cari è un fatto di una gravità inaudita, assolutamente inaccettabile ,per questo mi auguro che gli aggressori saranno puniti adeguatamente ma soprattutto rapidamente. La risposta delle autorità giudiziarie deve essere infatti celere al fine di scoraggiare il ripetersi di siffatte vergogne che rischiano di compromettere l’immagine della nostra filiera turistica è sempre basata sull’ accoglienza e sulla giovialità».  

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