Emergenza cinghiali, Fare Ambiente Calabria propone la cattura e trasformazione in salumi degli esemplari in eccesso

Affidare la gestione, la trasformazione e la successiva commercializzazione all’ARSAC

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    La questione dei cinghiali, secondo Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria, «da emergenza puó trasformarsi in una risorsa in grado di valorizzare ed arricchire i prodotti del nostro patrimonio agroalimentare, tanto e sempre più apprezzato in Italia e all’estero. Da più parti si sente parlare di abbattimenti selettivi dei cinghiali, che oramai hanno invaso non solo il nostro territorio, e di altre iniziative fini a se stesse che mirano all’abbattimento selettivo dei capi in eccesso che sempre più devastano i campi dei nostri agricoltori e rappresentano, anche, un serio pericolo alla incolumità delle persone».
    Per Iaconetti la soluzione sarebbe invece quella di catturanre i cinghiali considerati in eccesso e, dopo gli opportuni accertamenti sanitari, farne salumi, aspetto che riguarderebbe però le aziende di settore già autorizzate ed attrezzate. Il coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria propone di affidare «la gestione, la trasformazione e la successiva commercializzazione all’ARSAC, Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria, Ente che nel suo statuto ha, come compito istituzionale, non solo l’elaborazione e la realizzazione di progetti di sviluppo in agricoltura, ma anche quella di provvedere alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari».

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