«Ci rendiamo conto che gli operatori sanitari ce la mettono tutta per dare risposte all’utenza, però non è possibile che nel 2018 si vivano queste situazioni»

Oltre 7 ore: è l'attesa a cui sono state costrette alcune persone che nel pomeriggio di ieri si sono recate nel pronto soccorso dell'ospedale di Lamezia Terme.

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    Oltre 7 ore: è l’attesa a cui sono state costrette alcune persone che nel pomeriggio di ieri si sono recate nel pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme. Tra loro anche una ragazza rimasta coinvolta in un tamponamento che accusava dolori e che dalle 14 ha aspettato sino a sera per essere sottoposta ai controlli medici. Insieme a lei, classificata come codice bianco “solo guardandola attraverso un vetro all’accettazione” ha detto una parente, anche una donna anziana in fila da 7 ore. A denunciare all’ANSA la situazione è stata la zia di un bambino di dieci anni andato al pronto soccorso per una sospetta frattura ad un braccio. “Non accusiamo nessuno – ha detto la donna – solo che riteniamo che non possiamo più tacere di fronte a quanto accade. Basta con questa omertà che ci ha portato a subire quotidianamente senza ottenere nulla. Ci rendiamo conto che gli operatori sanitari ce la mettono tutta per dare risposte all’utenza, però non è possibile che nel 2018 si vivano queste situazioni. Non è giusto né per chi si reca in ospedale per ricevere le cure, né per gli operatori sanitari che si trovano a dover affrontare quasi quotidianamente emergenze come questa senza che chi è in grado di farlo trovi soluzioni”. 

     

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